In Francia sono diverse le piante di poligala contagiate della Xylella multiplex, sottospecie del batterio più conosciuto per aver interessato gli uliveti in Puglia, che colpisce fiori e piante.
La Liguria si è subito attivata per i controlli: «Procedure che mettono a riparo le nostre imprese florovivaistiche da qualsiasi minaccia di contagio e soprattutto per certificarne la produzione», afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai.
L’obiettivo, oltre a prevenire la diffusione del contagio, è arrivare al rilascio della documentazione che attesti l’assenza di rischio di esportazione del batterio della Xylella per le aziende liguri. «Nell’estremo Ponente ligure in particolare tra Ventimiglia e Olivetta San Michele – spiega Mai – sono state campionate oltre 200 piante e non è stata riscontrata nessuna presenza né di batterio né di insetti vettori dello stesso, pertanto possiamo dire che le nostre produzioni siano al sicuro. Da domani, nella fascia di sicurezza della zona cuscinetto prevista per legge nel raggio di 10 chilometri dal ritrovamento del focolaio, partiremo con i controlli necessari per il rilascio alle imprese di una sorta di passaporto “xylella free” in modo che non subiscano infondati contraccolpi negativi nella commercializzazione delle proprie produzioni». L’insetto vettore, chiamato sputacchina, è stato raccolto più volte nel corso dei mesi, per monitorare la situazione: «Siamo tra le regioni più virtuose nei controlli», aggiunge Mai.
Nel frattempo buone notizie per un altro parassita: il cinipide del castagno è ormai contrastato in modo efficace dai lanci dell’insetto antagonista che avverranno anche all’inizio dell’anno prossimo.
Stefano Mai spera che le epidemie diffuse tra gli alberi non siano frutto di una «battaglia commerciale per danneggiare le produzioni italiane».