Lo stabilimento Bombardier di Vado Ligure può fornire materiale ferroviario nel settore dei treni merci cargo, visto che già oggi costruisce e progetta locomotive per il settore merci per diversi clienti europei, pubblici e privati. È quanto afferma in una nota stampa la rsu Fiom Cgil Bombardier che oggi ha incontrato, insieme alla rappresentanza sindacale unitaria, l’assessore regionale ai Trasporti e al Lavoro Giovanni Berrino.
I sindacati chiedono di mettere in campo tutti gli strumenti che possano permettere ai lavoratori dello stabilimento di Vado Ligure di avere un sostegno al reddito e soprattutto non perdere il posto di lavoro fino a quando non partiranno le attività legate al treno regionale. E secondo la rsu Fiom Cgil, Bombardier può cogliere diverse opportunità oltre a quelle aperte dalla gara regionale.
«L’affidamento da parte di Trenitalia della gara per la produzione e la costruzione dei treni regionali – si legge in una nota stampa della rsu – è assolutamente necessaria e vitale per la sopravvivenza dello stabilimento stesso, ma è senza dubbio importante iniziare a provare ad inserire Bombardier nella filiera delle opportunità (poche) che questo territorio può offrire. Partendo dall’intesa sottoscritta ieri tra Autorità Portuale di Savona e la Regione Piemonte che ha come obbiettivo finalmente l’implementazione del trasporto su ferro relativo alle merci, in cui Bombardier potrebbe fare la sua parte. Oppure un’opportunità potrebbe essere quella legata alla costruzione e alla definitiva messa in funzione del Terminal Maersk di Vado Ligure, in cui vi è anche un progetto di nuovo terminal ferroviario, che dovrà essere potenziato in previsione dell’incremento del traffico ferroviario generato dall’entrata in funzione della piattaforma contenitori con l’obiettivo di fondo dell’Autorità Portuale di Savona-Vado Ligure di sviluppare la logistica ferroviaria anche per rispondere all’esigenza di ottimizzare l’inoltro su rotaia dei contenitori che saranno movimentati da Maersk (il 40% del traffico totale sarà trasportato su treno)».
«Inoltre – si legge ancora nel comunicato – la sperimentazione del sistema Metrocargo, nuova tecnologia di carico e scarico dei treni con modalità “orizzontale”, rispetto alla movimentazione tradizionale in cui le operazioni di carico/scarico comportano tempi elevati, Metrocargo permette di prelevare le unità di carico via camion, caricarle orizzontalmente sul primo treno utile per raggiungere l’area di destinazione in tempi molto ristretti (circa 30 minuti) e con minore impatto ambientale , ciò è stato valutato positivamente sia dall’Autorità Portuale che direttamente da Maersk prevedendo l’installazione dell’impianto sul fascio di binari alle spalle della piattaforma e quindi la necessità di incrementare nei prossimi anni il traffico ferroviario cargo».
Secondo il sindacato «sarebbe un autogoal clamoroso non pensare di inserire Bombardier tra le imprese che possono concorrere alla fornitura di materiale ferroviario per la Piattaforma Maersk di Vado Ligure, o addirittura affidare ad altre imprese le attività di questo specifico settore, in un momento di crisi dei carichi di lavoro come quello che attualmente sta attraversando lo stabilimento Bombardier di Vado Ligure, nel quale ci sono oggi più di 70 lavoratori sospesi in cassa integrazione con la previsione di arrivare a più di 150 lavoratori nei prossimi mesi, in attesa della Gara sul trasporto regionale che Trenitalia emanerà entro fine 2015».