«L’Autorità Portuale della Spezia lavora da tempo, grazie ai progetti comunitari, sul tema dell’Lng, il gas naturale liquefatto, coinvolgendo diversi attori strategici che fanno parte del cluster della Spezia, sia a livello istituzionale che privato». Lo ha detto il presidente dell’Autorità Portuale spezzina, Lorenzo Forcieri, intervenendo ai lavori di Seafuture & maritime technologies 2016,che si è svolto all’Arsenale della Spezia dal 24 al 27 maggio.
«L’intento – ha aggiunto Forcieri – è attivare una rete di sinergie e far sistema, lavorando e promuovendo azioni volte a migliorare una maggiore efficienza e sostenibilità ambientale, facendo sì che La Spezia possa rappresentare una best practice a livello nazionale sul tema Lng».
L’Lng è al momento argomento centrale in Europa nell’ambito della portualità, dei trasporti e della sostenibilità ambientale e rientra tra le priorità individuate nel regolamento 1315/2013 sulle reti Ten-T per lo sviluppo delle politiche legate alle autostrade del mare.
«Il Porto della Spezia – ha ricordato Forcieri – è il primo porto in Italia che ha sviluppato, in collaborazione con la rete di terminal, inland terminal e operatori intermodali partecipati dal gruppo Contship, uno studio per verificare la fattibilità tecnica e la sostenibilità di una catena logistica alimentata a Lng, dimostrando di aver colto appieno l’importanza delle politiche europee».
Nelle best practice rientrano le iniziative di elettrificazione delle banchine e cold ironing e i progetti Poseidonmed, Gainn4core e Gainn4mos per le nuove tecnologie legate all’utilizzo del Gnl nel trasporto navale e in ambito portuale e per la realizzazione di studi per la costruzione di 4 navi prototipo alimentate ad Lng.
«Quando parliamo di Lng – ha concluso Forcieri – parliamo di innovazione, innovazione nel settore dei trasporti nell’uso di carburanti alternativi, nelle tecnologie applicate alla propulsione delle navi e dei motori stradali e quindi di conseguenza si parla anche di know how, di nuove professionalità, di training e di alta specializzazione. In tal senso, l’Autorità portuale vuole giocare un ruolo di primo piano per lo sviluppo di una politica green del porto con particolare attenzione al rapporto porto/città, promuovendo anche i centri di ricerca e le aziende specializzate».