Secondo l’
Istat la
Liguria ha contribuito negativamente sull’andamento dell’
export nazionale. In particolare, il calo complessivo nei primi nove mesi dell’anno è stato del
5,3%.
Un calo che, nell’ultimo trimestre, ha coinvolto principalmente il Sud e le isole: decisi segni meno anche in Sicilia (-9,1%) e Marche (-2,7%). Il meridione ha invece trainato l’andamento da inizio anno, registrano un +7,9%. Tra le regioni che hanno fornito un contributo rilevante alla crescita tendenziale delle esportazioni nei primi nove mesi del 2015 troviamo anche Piemonte (+8,7%), Veneto (+5,8%), Lazio (+13,0%), Lombardia (+2,1%) ed Emilia-Romagna (+3,9%).
Nel corso del 2015 l’aumento delle esportazioni di autoveicoli da Piemonte, Basilicata ed Emilia-Romagna e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio rappresenta quasi un terzo dell’incremento dell’export nazionale. Nello stesso periodo, la contrazione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e dalla Toscana e di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, dalla Lombardia contribuisce a frenare l’export nazionale per oltre mezzo punto percentuale.
Quindi nel 2015 la crescita delle esportazioni nazionali proviene soprattutto dai forti incrementi registrati per le vendite all’estero di autoveicoli da Piemonte (+41,7%), Basilicata (+408,8%), Emilia-Romagna (+23,0%) e Lombardia (+36,4%) e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio (+14,5%).