Sui depositi chimici e il tunnel subportuale a Genova la Cgil chiede all’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale una soluzione in tempi rapidi e, per i depositi, esclude l’opzione zero.
In una nota sottoscritta da Camera del Lavoro di Genova, Filctem Cgil, Filt Cgil, Fiom Cgil si legge: “ L’annosa questione dello spostamento dei depositi chimici dal Ponente genovese e il progetto del tunnel subportuale devono trovare una soluzione in tempi rapidi che tenga insieme occupazione e sviluppo produttivo ed economico della città. La Camera del Lavoro insieme alle categorie sindacali che rappresentano lavoratrici e lavoratori direttamente coinvolti da tali processi chiedono all’Autorità di Sistema portuale di fare chiarezza e di mettere alla base di ogni decisione la tutela dell’occupazione e le rispettive attività produttive. Dalle tante discussioni ascoltate in questi mesi non è ancora emerso cosa ne sarà dell’occupazione e in che modo se ne creerà di nuova, qualificata, normata dai CCNL e in assoluta sicurezza. Al contrario si indennizzano le aziende, rischiando che tutti i costi sociali siano scaricati sui lavoratori. L’interesse generale – che per il sindacato non contempla l’opzione zero – va perseguito avendo come obiettivo quello di tutelare chi lavora su quelle aree, garantendo le realtà produttive e con condizioni imprescindibili su sicurezza e sostenibilità ambientale”.
“In una fase così delicata per il paese – conclude la nota – Genova non può permettersi di perdere posti di lavoro qualificati e se necessario lavoratrici e lavoratori, anche questa volta, sapranno difendere l’occupazione.