Le aiuole storiche di viale Brigate Partigiane tornano a colorare il quartiere della foce, a Genova: dopo il primo lotto di lavori (dalla rotatoria della foce a via Cecchi), Aster ha completato anche il secondo (tra via Cecchi e l’incrocio con via Pisacane), restituendo finora 5.800 metri quadrati di verde alla città. Il terzo e ultimo lotto sarà completato tra un anno, al termine degli interventi di messa in sicurezza del torrente Bisagno e al conseguente ripristino della viabilità nella zona di Brignole.
«Un colpo d’occhio straordinario − osserva l’assessore ai Lavori Pubblici, Pietro Piciocchi − Queste aiuole sono il simbolo della capacità di Aster di lavorare bene e con grandi professionisti del verde. Capacità che emerge anche nei lavori di altri parchi cittadini, con i nuovi giardinieri che abbiamo assunto».
I primi due segmenti di lavoro sulle aiuole sono stati realizzati grazie al contributo della Regione Liguria, che ha finanziato l’intervento per 2,1 milioni di euro. «Riportiamo alla loro storicità e bellezza questi giardini e lo facciamo in sicurezza − spiega l’assessore ai Lavori pubblici e Viabilità della Regione Liguria, Giacomo Giampedrone − È allo studio anche il supporto economico anche per il terzo lotto, il cui inizio dei lavori coinciderà, spero, con la conclusione della copertura del Bisagno».
Le aiuole sono state disegnate tenendo conto del progetto originario degli anni Sessanta, a firma dell’architetto Daneri, oltre che delle indicazioni della Soprintendenza: medaglioni e strisce fiorite, ricche di specie diverse per garantire un buon effetto visivo durante tutte le stagioni. Il disegno è stato adattato alle modifiche realizzate nel corso degli anni, considerando l’assetto della viabilità che ha imposto una stilizzazione di alcuni aspetti decorativi del progetto originario.
«Stiamo ragionando su un progetto impegnativo sulla viabilità di questa zona. Ancora nulla è deciso, ma vorremmo che queste aiuole non siano solo godute dall’alto, ma siano anche vissute da tute le persone che hanno piacere di passeggiare o girare in bicicletta tra il verde: per me questa è una piccola Euroflora a cielo aperto permanente», afferma Piciocchi.
Per Aster, che ha curato i lavori, queste aiuole hanno anche una valenza in più: «L’opera deve la sua realizzazione a Gigliola Genta, una delle nostre progettiste del paesaggio, che ci ha lasciati prematuramente e a cui dedichiamo un manufatto da lei stessa ideato, a ricordo del suo impegno per il decoro urbano della nostra città», spiega Enrico Vergani, presidente di Aster.
L’intervento
Il fondo delle aiuole è una struttura impermeabile. La soluzione realizzata, altamente tecnologica, è stata ripresa anche dai sistemi “tetto verde” (che permettono la realizzazione di aiuole sulle coperture degli edifici). Tecnologie che garantiscono, a fronte di un ridotto spessore di terreno, la coltivazione ottimale delle piante, rendendo possibile anche un notevole risparmio idrico.
Alla fine della posa dei substrati e degli impianti, con la primavera, è stata fatta quella del prato e delle nuove piante. La parte centrale è costituita da piante arbustive sempreverdi in gruppi omogenei, che garantiscono un arredo verde costante durante tutto l’arco dell’anno: medaglioni variabili dai 10 ai 20 metri quadrati coltivati con piante di formio, canna indiana, agapanto, rafiolepis, plumbago.
L’opera è stata anche un’occasione per rinnovare dal punto di vista tecnologico gli impianti di irrigazione cittadini. Il sistema di programmazione e controllo sarà centralizzato su programma in cloud dedicato, che lavorerà gestendo i settori irrigui collegati con specifici ponti radio per arrivare poi all’utilizzo di un collegamento wi-fi.
I consumi verranno ottimizzati e saranno monitorate eventuali perdite: dopo il secondo lotto dei lavori sulle aiuole di viale Brigate Partigiane, l’obiettivo è quello di poter presto gestire da remoto le aree verdi comprese tra Brignole e Boccadasse.