Al Salone Nautico Aqua De Mâ è intervenuta con un focus dedicato alla sostenibilità dellacquacoltura e alla qualità del prodotto. L’incontro ha previsto anche una degustazione dedicata di orate e branzini.
Durante l’intervento è stato evidenziato come l’acquacoltura rappresenti oggi l’unico strumento in grado di rispondere alla crescente domanda mondiale di pesce senza compromettere gli stock ittici naturali. Se dagli anni Ottanta la quota di pesca globale è rimasta stabile, oltre la metà del pesce consumato oggi proviene da allevamenti.
L’Italia, però, resta in ritardo rispetto al resto d’Europa: negli ultimi vent’anni la produzione nazionale è diminuita e oggi il mercato interno dipende per l’80% dall’importazione, a fronte di appena 400 milioni di euro di valore prodotto rispetto ai 15 miliardi della Norvegia.
A livello locale, Aqua De Mâ ha portato l’esperienza dei suoi allevamenti off-shore, “che da oltre 25 anni operano in piena compatibilità ambientale − si legge nella nota − le analisi condotte da Arpal e Università confermano che i valori del fondale e della colonna d’acqua restano eccellenti. Un equilibrio reso possibile dal rapporto tra biomassa allevata e caratteristiche naturali del sito. A ciò si aggiungono benefici per il benessere dei pesci e lelevata qualità organolettica del prodotto”.
Roberto Co, amministratore delegato di Aqua De Mâ dichiara: «L’acquacoltura è il futuro del settore ittico. È una scelta che non riguarda solo l’economia del mare ma la responsabilità verso le generazioni future e i territori. Aiutare il mare significa non impoverirlo, e l’unico modo per farlo è sviluppare modelli produttivi sostenibili, capaci di garantire la massima qualità al consumatore senza alterare l’equilibrio ambientale. È questa la direzione su cui l’Italia deve investire per recuperare il ritardo rispetto agli altri Paesi europei. Riportare nel nostro Paese una fase strategica della filiera significa rafforzare la sostenibilità, la tracciabilità e il valore dellacquacoltura italiana, che merita un ruolo di primo piano in Europa».