La Borsa di Milano ha aperto attorno alla parità scivolando poi in rosso a -0,4%. Ad appesantire il Ftse Mib c’è Tim che cede l’1,2% dopo lo scivolone di ieri sullo stop alle trattive con Iliad. In ribasso di poco meno di un punto percentuale Mps e Mediobanca, con il settore del credito generalmente debole. Tra i titoli principali Ferrari, Cucinelli dopo la semestrale e Leonardo salgono attorno all’1%.
Borse europee generalmente in marginale ribasso: Parigi e Francoforte in calo dello 0,2%. Limata dello 0,1% Londra.
Mercati azionari asiatici senza una direzione precisa, anche in attesa di segnali chiari sulla politica monetaria della Federal reserve. Tokyo ha perso lo 0,26% le cinesi invece sono in rialzo.
Prezzo del petrolio in calo: il Wti con consegna a ottobre è scambiato a 64,25 dollari al barile con una flessione dello 0,54% mentre il Brent sempre con consegna a ottobre passa di mano a 68,29 dollari al barile con una riduzione dello 0,48%.
Nei cambi euro poco mosso: è scambiato a 1,1668 dollari (-0,13%) e a 171,5300 yen (-0,08%).
Lo spread tra Btp decennale e corrispondente Bund tedesco segna un aumento a 88 punti base (+1,21%), il rendimento è a +3,58%.


























