A dicembre 2024 l’inflazione in Liguria rallenta, pure restando ancora sopra alla media nazionale. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, nell’ultimo mese dell’anno ha registrato un aumento dello 0,1% su novembre e dell’1,3% su dicembre 2023. In Liguria l’aumento rilevato a dicembre è del +1,6% (in calo rispetto al +1,8% di novembre 2024), risultando la seconda regione dopo il Trentino Alto Adige (+2,1%). È quanto emerge dall’analisi mensile dell’Istat sui prezzi al consumo.
Considerando i capoluoghi delle regioni e delle province autonome e i comuni non capoluoghi di regione con più di 150mila abitanti, Genova è la terza città italiana in cui l’inflazione a dicembre era più elevata (+1,8%, a novembre era sempre terza a +2%). Le città in cui la spesa è stata più pesante sono state Bolzano (+2,3%) e Padova (+1,9%), mentre l’inflazione più contenuta si è registrata a Firenze, Aosta e Modena (tutte e tre a +0,7%).
Nella media 2024, la crescita tendenziale dei prezzi al consumo a livello nazionale si attesta all’1,0%, in forte calo rispetto al +5,7% del 2023. La netta attenuazione dell’inflazione nell’anno appena concluso è per lo più imputabile alla marcata discesa dei prezzi dei beni energetici (-10,1% da +1,2% del 2023).
Anche negli alimentari si assiste a un rapido ridimensionamento della dinamica dei prezzi (+2,2% da +9,8%) che tuttavia resta ben al di sopra del tasso di inflazione. Nel 2024, l’inflazione di fondo si attesta al +2,0% (da +5,1% del 2023). Analoga crescita si registra per i prezzi del “carrello della spesa” (+2,0% da +9,5% dello scorso anno). A dicembre, il trascinamento dell’inflazione al 2025 è +0,3%.