«Il buco di bilancio della Regione Liguria per la Sanità ammonta attualmente a 49,2 milioni ed è pari a circa l’1% della spesa complessiva». Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò.
«Non appena arriveranno i preconsuntivi economici delle aziende si valuterà, congiuntamente con i direttori generali, le ulteriori misure relative alle poste patrimoniali».
L’assessore aggiunge: «Nei mesi scorsi erano emerse cifre strumentalizzate dalle opposizioni. Cifre erano frutto di ipotesi e che venivano utilizzate solo per fare propaganda politica. Per mesi si è parlato di aumenti Irpef e amministrazione controllata, misure mai prese in considerazione da questa amministrazione. Quelle cifre non hanno trovato corrispondenza con i valori che stanno emergendo nei preconsuntivi del quarto trimestre. Tra la conferma delle maggiori risorse nazionali e le risorse aggiuntive per cui si è in attesa della formalizzazione, relative per esempio al payback farmaceutico, all’assistenza domiciliare finanziata dal Pnrr, all’assistenza erogata ai cittadini ucraini e all’emersione dei lavoratori stranieri irregolari, la previsione del disavanzo di gestione per l’anno 2024 si è attestato ad 66,2 milioni. Nel procedere alle consuete operazioni di chiusura dell’esercizio, ossia valorizzazione delle rimanenze, valutazione delle partite debitorie, quantificazione dei fondi rischi e oneri, e alla quantificazione dei costi di competenza dell’esercizio rispetto a quanto inserito nei modelli dei conti economici tendenziali, riferiti al trimestre 2024, le aziende hanno rilevato anche gli effetti delle azioni volte a generare efficientamenti del servizio sanitario pubblico e conseguentemente dei risparmi a parità di prestazioni rese, generate dalle misure introdotte nel corso del 2024 e continueranno a generare effetti positivi nel 2025».
Marco Frascatore, presidente della Commissione Salute della Regione Liguria e consigliere regionale di Orgoglio Liguria, commenta: «Le tasse non sono aumentate, nessuno ha commissariato Regione Liguria, i servizi non sono stati toccati e saranno anzi implementati. I fatti hanno dimostrato chi diceva la verità e chi faceva propaganda».
Non la pensa così l’opposizione. Il capogruppo M5S Stefano Giordano dichiara: «È stata sconfessata la narrazione del “buchetto” o “buchino”: infatti, è ancora una voragine. Bucci aveva giurato che entro fine anno avrebbe azzerato questa vergogna ereditata dall’amministrazione Toti. È palese che il pareggio non ci sia stato: i conti sono ancora in profondo rosso. Mancano infatti all’appello svariati milioni di euro, che l’esecutivo ora dice di voler azzerare grazie al Pnrr. Bene, allora ringraziamo ancora una volta il presidente Giuseppe Conte per aver portato in Italia 209 miliardi, che la destra dal 2022 usa per coprire i propri disastri».
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