La caduta del governo Barnier non ha frenato le Borse europee che si aspettavano il voto di sfiducia da parte dell’Assemblea Nazionale. Milano segna +1,59%, Madrid +1,57, Londra +0,16%, Parigi +0,37%, Francoforte +0,63%. Spread Btp/Bund sui 109 punti (variazione-5,79%, rendimento Btp 10 anni+3,20%, rendimento Bund 10 anni+2,11%).
A Piazza Affari brillano le banche, con Unicredit (+5,03%) e Bper (+5,52%) in testa, seguite Telecom (+4,45%) e Stellantis (+3,79%). In coda Prysmian (-0,68%). Erg, quotata su Euronext Milan, e Garofalo Health Care (GHC), quotata su Euronext Star Milan entrano nel Ftse Italia Mid Cap, l’indice composto dalle prime 60 società per capitalizzazione di Borsa Italiana che non appartengono al FTSE MIB. Escono Buzzi (entrata nel Ftse MIB) e Digital Value.
L’euro sale a 1,057 dollari (1,052 dollari in apertura e 1,053 ieri in chiusura).
In rialzo il prezzo del petrolio dopo la decisione dell’Opec di prolungare fino a marzo 2025 i tagli per 2,2 milioni di barili. Il Brent febbraio viaggia a 72,6 dollari (+0,4%) e il Wti gennaio a 68,7 dollari al barile (+0,25%). Il gas è in calo dell’1,2% a 46,45 euro al megawattora.