Dopo un periodo di rodaggio, entra in funzione la Banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche e il portale telematico (Bdsr) del ministero del turismo per l’assegnazione del “cin”, il codice identificativo nazionale.
«Il cin è stato pensato per favorire l’integrazione dei dati sia a livello locale che nazionale per facilitare i controlli contro le irregolarità. Il cin diventa uno strumento fondamentale anche nella nostra provincia dove purtroppo l’abusivismo è un fenomeno tuttora presente», lo afferma Fabio Becchi, presidente provinciale di Fiaip Savona.
Le nuove disposizioni prevedono che i proprietari, i gestori di strutture ricettive, nonché i locatori di immobili destinati a locazioni turistiche brevi, debbano attivarsi per ottenere il cin tramite la Banca dati nazionale (Bdsr).
«Il cin – spiega Becchi – è l’acronimo di codice identificativo nazionale, deve essere obbligatoriamente presente negli annunci di affitti brevi e non solo. Si tratta di un bollino sulle locazioni brevi, un meccanismo unico di identificazione delle strutture ricettive, in chiave antifrode, oggetto di discussione nei mesi precedenti. Le unità immobiliari dedicate alle locazioni brevi e turistiche verranno fornite del codice, attraverso una procedura automatizzata».
Il cin deve essere esposto all’esterno dello stabile nel quale è collocato l’appartamento e andrà indicato all’interno di ogni annuncio. Le unità immobiliari per cui è obbligatorio il cin dovranno essere dotate di dispositivi di sicurezza, come rilevatori di gas combustibili e monossido di carbonio funzionanti e di estintori portatili a norma di legge. «Per ottenerlo – aggiunge Becchi – il locatore deve presentare una dichiarazione sostitutiva che attesti i dati catastali dell’unità immobiliare. La mancata esposizione o l’assenza del codice cin prevede sanzioni che potranno essere emesse dai comandi di polizia locale che in sinergia con il nostro collegio si adoperano sul territorio con controlli puntuali finalizzati alla tutela del consumatore».