Sono 23.690 le assunzioni previste dalle imprese liguri tra agosto e ottobre, 6.570 solo nel mese in corso. Secondo il bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in accordo con l’Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), a livello nazionale i contratti previsti nei prossimi tre mesi sono 1.019.880, di cui 229.460 solo ad agosto.
Più di un’assunzione su due (il 52%) sarà a tempo determinato, e tra le punte più elevate di questa forma contrattuale spicca proprio la Liguria (60%), insieme a Sardegna (67%) e Trentino Alto Adige (65%). Il tempo indeterminato sarà scelto nel 15% dei casi nella nostra regione (21% il valore nazionale), mentre per quello che riguarda le altre forme, il 6% saranno contratti di apprendistato, il 7% di somministrazione, 8% di collaborazione o altri contratti non dipendenti. Per il 5% si tratta di altre formule dipendenti.
In generale, cresce di oltre un punto percentuale la quota di imprese italiane che hanno programmato assunzioni rispetto ad agosto di un anno fa (10,7% contro il 9,5%) e, tra queste, solo quelle più piccole registrano aumenti del tasso di entrata (ovvero del rapporto tra numero di ingressi previsti e dipendenti delle imprese) che passa dal 2,3% dello scorso anno al 2,7% di quest’anno.
Dal punto di vista tendenziale (cioè rispetto allo stesso periodo del 2017) sono in aumento ad agosto anche le opportunità di trovare lavoro: 229 mila le entrate programmate, + 6,5% rispetto allo stesso mese del 2017. È soprattutto il Sud, complice il buon andamento delle attività legate al turismo, a incrementare la domanda lavorativa (+12,2%), seguito dal Nord Est (+8,0%) e Nord Ovest (+6,6%). In controtendenza, invece, la richiesta nel Centro Italia (-3,3%).
Secondo l’analisi, in riferimento al panorama nazionale, la maggior parte delle richieste ricadrà sul settore del commercio e ristorazione (260.710 assunzioni previste, di cui oltre 68 mila ad agosto). Segue, quasi con lo stesso numero di contratti previsti (circa 152 mila) la ricerca di figure professionali non qualificate (come personale addetto alle pulizie e allo spostamento e consegna merci) e lavoratori dei settori dell’artigianato, agricoltura e operai specializzati (è il caso di saldatori, manutentori, meccanici, fabbri…), figure, tra l’altro, tra le più difficili da reperire (con un grado del 39,6%).
A livello nazionale, la difficoltà media di reperimento si attesta al 24% sulle 229 mila entrate complessive previste per questo mese: un mismatch che mette a rischio quasi un’assunzione su 4.
I servizi turistici (in primis la ristorazione) sono quelli con maggior fame di giovani: in Italia si cercano circa 17 mila figure professionali tra cuochi, camerieri e altri addetti under 29 del settore, con una difficoltà di reperimento pari al 30%. Nel complesso i giovani richiesti sono circa 71.500 sul totale di agosto.
A livello di istruzione, la maggior parte di entrate previste richiede il possesso del diploma (35%) o di una qualifica professionale (33%). La scuola dell’obbligo è il titolo di studio ricercato nel 22% dei casi, mentre la laurea è richiesta solo dal 10% delle entrate.