Domani mattina dalle 8 alle 10 a largo Fiorillo, davanti al porto della Spezia, sarà organizzato un presidio di protesta da parte degli operatori di Csb, Cruise Service in Bus, che, a causa della variazione di affidamento del servizio di trasporto persone da parte di Trumpy, tour operator che gestisce i servizi di escursione anche di Costa Crociere, vedono a rischio i propri investimenti e posti di lavoro. La stessa protesta si è svolta una settimana fa a Livorno.
173 addetti, 170 mezzi, un investimento dal 2014 a oggi di 8,3 milioni di euro e un fatturato di circa 5 milioni di euro nel 2016, con circa 10.500 servizi. Sono questi i numeri del consorzio Csb srl, che dal 2014 ha messo in rete i vari operatori locali del trasporto persone per offrire ai tour operator del settore crociere che attraccano ai porti di Livorno e La Spezia, un servizio per le migliaia di turisti che scelgono le mete toscane come escursioni.
Dopo la variazione d’affidamento del servizio di trasporto, dallo scorso venerdì 17 febbraio, gli spostamenti relativi alle escursioni per Pisa e Firenze non sono più gestiti da questa società, i cui soci sono prevalentemente della provincia spezzina e con sede legale a Livorno. L’operatore, gestore del servizio, ha stabilito di affidare il lavoro a un neo costituito consorzio con sede legale a Livorno, ma con operatori di Firenze, Perugia, Grosseto.
«Questa decisione non solo mina una parte di economia locale − spiega il direttore Cna La Spezia Angelo Matellini − che sarà costretta a ridurre investimenti e personale, a causa dello spostamento delle ricadute economiche in sedi distanti dalla Spezia, ma rappresenta un grande fattore di rischio in termini di sicurezza. Se gli autisti operativi su tale servizio dovessero partire la mattina dalle sedi (Firenze, Grosseto e Perugia) e rientrare la sera presso le stesse si allungherebbero i tempi di percorrenza sino quasi ai limiti consentiti disposti dal Regolamento CE n. 561/2006 di Disciplina dei tempi di guida nel settore dell’autotrasporto».