A 112 anni dalla fondazione del Rotary International (che affonda le proprie radici a Chicago il 23 febbraio 1905), i club rotariani genovesi festeggiano presentando i progetti messi a disposizione di istituzioni e territorio per far fronte all’emergenza povertà, ma anche per valorizzare arte cultura e formazione e tutelare la salute.
Il 2017 ricorre anche il centenario della Rotary Foundation, il braccio operativo del Rotary International. Poiché il 19 aprile 2017 si conclude il progetto di gemellaggio tra Liguria e Uruguay, il Rotary ha deciso di festeggiare entrambe le ricorrenze in un unico grande evento dal respiro internazionale, che si svolgerà in Galleria Mazzini.
Dai quattromila pasti caldi serviti quest’anno ai 500 chili di riso solidale distribuiti a Natale. Cinque nuovi posti letto per i neonati seguiti dall’Abbraccio di Don Orione in attesa di nuova famiglia al recupero del salone della chiesa di San Sisto. E ancora, borse di studio per dare un’occupazione a dieci persone, uno psicoterapeuta per seguire i ragazzi della Casa dell’Angelo di Borzoli, un mulino a Montoggio per rilanciare l’agricoltura dopo le ultime alluvioni, un letto per un malato di Sla alla Gigi Ghirotti, «che dall’anno prossimo – ricorda Tiziana Lazzari, governatrice del distretto 2032 Liguria e Basso Piemonte – sarà a carico della Asl 3, con nostra grande soddisfazione».
Il Distretto 2032 conta oltre 2.500 rotariani, suddivisi in 41 club. Il Rotary a Genova è presente dal 1925 e conta 11 club e quasi mille rotariani.
La presentazione dei vari progetti è avvenuta oggi, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi. A fianco ai rotariani anche il presidente del consiglio comunale di Genova, Giorgio Guerello, che ha sottolineato «il supporto dei vari club nella spinta all’azione degli enti locali e delle amministrazioni».

Sul fronte emergenza povertà, Lazzari afferma: «Siamo particolarmente orgogliosi del progetto “Civic Work-Un pasto per tutti”, con cui abbiamo distribuito 4 mila pasti caldi per i bisognosi e i senza fissa dimora della nostra città. L’anno prossimo saranno seimila». Dal punto di vista sanitario, i progetti contro l’ictus, la Sla e il progetto Pass, «che nasce per fornire ai nostri giovani – spiega Lazzari – le corrette informazioni e le opportunità di diagnosi e trattamento delle eventuali problematiche uro-andrologiche per entrare con serenità nell’età adulta».
Il Rotary è particolarmente impegnato nella lotta alla poliomelite. «La malattia è endemica in tre Paesi del mondo, Afghanistan, Pakistan, Nigeria. Ma siamo a un passo dal mettere la parola fine alla sua diffusione», ricorda Lazzari.
Ha ottenuto addirittura il patrocinio del ministero della Salute il progetto nazionale Hpv, portato avanti in collaborazione con altri 12 distretti italiani, finalizzato alla informazione e prevenzione dell’infezione da Hpv, «emergenza nazionale non solo per gli aspetti infettivi ma anche per il crescente aumento di patologie oncologiche correlate», ricorda Lazzari. Tra gli altri progetti, quello dedicato ai bambini autistici assistiti al Centro Benedetto Acquarone, un’iniziativa per la corretta alimentazione, il progetto Pbt, Pediatric Brain Tumor Neuroimaging, per la creazione di un sotfware di analisi di neuroimmagini per la quantificazione dei tumori cerebrali infantili.
I rotariani nel mondo sono oltre 1,2 milioni. 34 mila i club, distribuiti in 200 Paesi. Il tema del 2017 è “Il Rotary al servizio dell’umanità”.
Con l’obiettivo di aiutare i giovani maturandi nell’orientamento, il progetto “Maturità, e poi?” che fornisce un quadro di opportunità, difficoltà, strategie e scelte possibili dopo gli esami liceali. E in tema di cultura, le iniziative con il Festival internazionale della Poesia, per il sostegno della Scuola di scenografia E. Luzzati, e per il rilancio dei Balletti di Nervi e del Teatro Modena.
Non mancano infine le iniziative dedicate agli aspetti socio-economici della città: «Ne è un esempio il seminario sul Raddoppio ferroviario che abbiamo organizzato a Palazzo della Borsa – ricorda la governatrice del distretto 2032 – ne seguiranno altri».