Cresce l’occupazione femminile in Italia e in Liguria. Un documento della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro mostra che l’occupazione femminile, a livello nazionale, cresce più di quella maschile. La media dei primi nove mesi del 2024 mostra un +2,3% delle lavoratrici contro un +1,4% dei lavoratori.
La crescita occupazionale ha riguardato in modo significativo le fasce d’età più adulte, in particolare le 55-64enni. Tra 2019 e 2024, l’incremento è stato di 354 mila occupate (+18,9%) mentre il tasso di occupazione è passato dal 43,9 al 49,1%.
Tra le 35-44enni, l’occupazione cala di 190 mila unità (-7,6%), ma il dato è riconducibile al forte decremento demografico che sta interessando tale componente.
Andando a guardare il dettaglio della Liguria, la variazione percentuale dell’occupazione femminile è di +5,4% rispetto al 2019. Si tratta del sesto miglior risultato dopo Sicilia (+12,8%), Puglia (+8,9%), Friuli-Venezia Giulia (+8,9%), Basilicata (+8,2%) e Abruzzo (+5,8%).
Il tasso di occupazione femminile nella fascia 15-64 anni in Liguria è aumentato del 2,8% passando dal 50 al 60,9, mentre cala il tasso di attività (-1,1%) dal 65,1 al 64%.
Analizzando i dati completi del 2023, sempre in relazione al 2019, nelle prime dieci province per crescita dell’occupazione femminile non c’è nessuna ligure. Si va dal +27,4% della provincia di Lecce all’11,3% di Padova. Il tasso di crescita maggiore si registra nell’imperiese ed è del +10,3%. Genova si attesta al +5,5%, mentre è più contenuta la variazione a Savona (+0,6%) e La Spezia (+2,9%).
Genova e Imperia sono considerate province in cui la percentuale di crescita equivale a vitalità (superiore al 5%), cioè luoghi che continuano a crescere pur essendoci tassi di occupazione femminili elevati, mentre La Spezia e Savona sono considerate aree di crescita matura (tasso in crescita inferiore al 5%) ossia che hanno elevati tassi di occupazione, crescono, ma in misura più contenuta.

Sul tasso di occupazione 15-64 anni delle province, la cartina elaborata dai consulenti del lavoro evidenzia ancora una grande disparità tra Nord e Sud.
Andando a guardare le province liguri Imperia e Genova segnano un +5,1% passando la prima da 51,3 a 56,4%, la seconda da 57,2 a 62,3%; Savona resta quella più stagnante con un +0,6% (da 56,8 a 57,4%); La Spezia si ferma a un +1,6% (da 56,7 a 58,3%)