«Il personale sanitario è la risorsa più preziosa che abbiamo. Rappresentano il pilastro fondamentale del nostro Servizio sanitario nazionale. Sono il nostro presente e il nostro futuro. Per questo motivo, nel processo di rinnovamento della sanità dobbiamo partire dalla valorizzazione professionale e soprattutto economica di medici, infermieri e operatori sanitari che attraverso la loro missione interpretano il senso più profondo del “prendersi cura” dell’altro».
È quanto dichiara in una nota il sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa (Noi Moderati) a seguito dell’incontro, a Genova, con l’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.
Al confronto hanno partecipato, tra gli altri, il presidente Alessandro Bonsignore, il vicepresidente Federico Pinacci, il segretario Paolo Cremonesi e il consigliere Giuseppe Modugno.
«Molto è stato fatto in questa direzione dal Governo Draghi − spiega Costa −, penso all’aumento delle borse di studio per gli specializzandi, alla stabilizzazione dei precari covid, al rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei circa 600 mila dipendenti della sanità pubblica, all’indennità aggiuntiva per medici e infermieri in prima linea nei pronto soccorso. Proprio questa categoria di professionisti merita un’attenzione particolare. Anche in Liguria i reparti di emergenza-urgenza sono sotto pressione a causa della carenza del personale. È prioritario dunque far tornare attrattiva la professione aumentando la valorizzazione economica e le tutele nei confronti del comparto vessato da contenziosi giudiziari e soprattutto da violenze e minacce quotidiane».
«Occorre dunque uno sforzo concreto in più per ridisegnare una sanità che rimetta al centro oltre ai pazienti anche i professionisti − afferma Costa nella nota −. Non possiamo né dobbiamo riconoscere il loro valore solamente durante le emergenze sanitarie. Lo sviluppo della medicina di prossimità e l’accelerazione del processo di digitalizzazione ci permetteranno di rendere il nostro SSN più efficace, equo e rispondente ai bisogni dei cittadini, a prescindere da dove questi risiedono. Senza una sanità forte non esiste sviluppo né crescita per il Paese».