Entra oggi in vigore l’obbligo di green pass per accedere a una serie di servizi, tra cui ristoranti, bar per il servizio al tavolo, cinema, teatri, palestre.
Il dettaglio delle disposizioni qui.
Ieri il consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce nuove misure “urgenti” che interessano principalmente scuola, università e trasporti a partire dall’1 settembre 2021.
Il testo stabilisce che la scuola ripartirà a settembre in presenza (dad solo come deroga per specifiche aree del territorio o singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione o per casi eccezionali di focolai o rischio), con obbligo di green pass per tutto il personale scolastico. Ciò vale anche per il personale universitario. “Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso”, si legge nella nota del cdm. Mascherina obbligatoria per tutti, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie incompatibili al suo uso. Le università possono derogare alle misure solo per le attività a cui partecipino solo studenti vaccinati o guariti.
Per quello che riguarda i trasporti, dall’1 settembre il green pass sarà obbligatorio su navi e traghetti interregionali, a esclusione dello Stretto di Messina, sui treni di tipo Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità, sugli autobus che collegano più di due Regioni. Obbligo di certificazione verde anche per gli autobus adibiti a servizio di noleggio con conducente, a eccezione di quelli aggiuntivi al servizio pubblico locale e regionale. Il green pass non sarà obbligatorio per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per i treni regionali.
I clienti degli alberghi che vogliono accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso nelle strutture alberghiere non dovranno utilizzare il green pass. Lo ha deciso, secondo quanto si apprende da fonti di governo, la cabina di regia tra i capigruppo della maggioranza confermando quanto già previsto dal decreto precedente. Nel corso della discussione, sempre secondo fonti presenti alla riunione, parte della maggioranza avrebbe voluto introdurre anche per gli alberghi l’obbligo ma alla fine si è deciso di mantenere invariata la norma attuale.
Siglato anche un protocollo d’intesa tra il Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo, il ministro della Salute Roberto Speranza e i presidenti di Federfarma, Assofarm e FarmacieUnite, per abbattere il costo dei tamponi in farmacia: il prezzo è di 8 euro per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni e di 15 euro per tutti gli altri italiani.