«Abbiamo fatto un miracolo, che ha consentito alle nostre aziende di lavorare quasi come nulla fosse successo. Le aziende ne avevano bisogno, così come avevano bisogno di importanti misure normative. Non parliamo di sovvenzioni ma di correggere quegli squilibri che oggi rendono più conveniente scegliere una bandiera europea o firmare un contratto di leasing nautico di un altro Paese e lì pagare le imposte. Queste norme erano state approvate dalla commissione di bilancio, inserite nel maxi emendamento del governo nel dl Agosto e approvate dalla Ragioneria dello Stato. Eppure cinque emendamenti fondamentali per la competitività di questo settore sono stati ieri sera cancellati dalla presidenza del Senato. Sono convinto a seguito di polemiche politiche degli ultimi giorni».
Così Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, durante la conferenza stampa conclusiva del Salone Nautico di Genova, commenta duramente la decisione del Senato di cancellare dal decreto Agosto cinque emendamenti che prevedevano agevolazioni fiscali a favore del leasing nautico. Il maxi emendamento ha ottenuto ieri il via libera dal Senato, ora il provvedimento dovrà passare alla Camera giovedì per essere poi convertito in legge entro martedì 13 ottobre.
«Il mio e il nostro sconcerto, per non dire altro − continua Cecchi − è assoluto nel vedere anche dopo mesi difficili come quelli che abbiamo vissuto, la contrapposizione politica prevale sulle azioni concrete, sulla capacità delle aziende, del territorio e delle istituzioni locali di dare una prova di resilienza che ci è riconosciuta dal mondo».