«Ieri in Consiglio regionale abbiamo assistito all’ennesima operazione di semplificazione propagandistica sulla sanità ligure. L’assessore Massimo Nicolò ha snocciolato percentuali presentandole come la prova che le liste d’attesa sarebbero ormai sotto controllo. Ma le cittadine e i cittadini, ogni giorno, vivono una realtà completamente diversa».
Lo afferma il consigliere regionale Gianni Pastorino, capogruppo della Lista Andrea Orlando Presidente e rappresentante di Linea Condivisa, che aggiunge: «Nicolò parla di un calo drastico – dal 60 al 10% in un anno – dei pazienti che non trovano un appuntamento entro i tempi previsti. Dove sono i riscontri oggettivi? Perché non pubblicare i dati di accesso, di prenotazione e di rinuncia alle prestazioni, così come già avviene in altre regioni? Sono certo che, se davvero si procedesse in questo modo si scoprirebbe una realtà ben diversa dagli annunci estemporanei fatti in aula: una realtà fatta di visite che si attendono per mesi, di cittadine e cittadini costretti a rivolgersi al privato e di reparti ospedalieri sempre più in sofferenza per carenza di personale. Dunque anziché lanciare numeri isolati e autocompiaciuti, l’assessore dovrebbe rendere pubblico un report completo sui tempi di attesa, sulle prestazioni realmente erogate e sul ricorso al privato convenzionato».
«Se la situazione fosse davvero così rosea come sostiene l’assessore, lo Sportello Diritto Salute di Linea Condivisa non avrebbe motivo di esistere – incalza Pastorino -. E invece, in questi mesi, abbiamo superato le mille istanze di cittadine e cittadini che non riescono ad accedere alle cure, a ottenere prestazioni nei tempi di legge, o anche solo a ricevere una risposta dal servizio sanitario. È la prova più evidente che il problema non è affatto risolto: le persone continuano a bussare alla porta di chi le ascolta, mentre dalla Regione arrivano solo slogan e autocelebrazioni».



























