«Nonostante le numerose segnalazioni e i tentativi di risoluzione, la situazione presso i Pronto Soccorso di Genova, in particolare quelli del Galliera e di Villa Scassi, permane critica». Marco Vannucci, segretario generale Uil Fpl Genova torna a segnalare la situazione di quotidiana emergenza che mette a dura prova tanto i lavoratori del comparto sanitario quanto i pazienti.
«Questa condizione di costante emergenza genera inevitabilmente notevoli disagi sia per gli utenti che per il personale sanitario, già sottoposto a considerevole pressione, fisica e psicologica, incidendo negativamente sui rapporti tra operatori sanitari e cittadini, con un aumento del rischio di episodi di violenza. Per un Pronto Soccorso già in difficoltà nella gestione ordinaria, affrontare un sovraccarico di tale portata si prospetta estremamente complesso».
«È difficile, infatti, concepire come un Pronto Soccorso progettato per accogliere un massimo di 50 barelle possa gestire la presenza di 120 pazienti, l’equivalente di 4 reparti di degenza, senza ripercussioni profondamente negative sul personale e sull’assistenza. Il dato allarmante inoltre è che queste situazioni non rappresentano una eccezione, ma una costante che rende inevitabilmente intollerabili i carichi e le condizioni di lavoro, aumenta il rischio professionale, viola le più elementari norme di sicurezza, nonché la dignità di pazienti e operatori sanitari, trascurati dalle istituzioni e ormai allo stremo delle forze come dimostra inesorabilmente l’aumento del burn out e delle malattie professionali legate allo stress, che sempre più frequentemente portano addirittura all’abbandono della professione».
«Ci interroghiamo – dice il segretario generale Uil Fpl – se sia opportuno dare priorità a una riforma ambiziosa quanto ingestibile, volta a ridisegnare l’assetto organizzativo delle Asl regionali, intervenendo anche sugli ospedali metropolitani con l’ipotesi di un’unica Azienda Ospedaliera, oppure se sia più urgente intervenire in modo efficace e immediato fornendo risposte concrete alla situazione paradossale non solo dei Pronto Soccorso, ma anche di quella dei reparti con il personale carente e ormai al collasso, anche attraverso una revisione dei percorsi sanitari in Liguria che coinvolga e potenzi l’assistenza territoriale, ancora molto lontana dagli obiettivi dichiarati, così come un intervento sulla gestione dei flussi per garantire un equilibrio sulla assegnazione dei pazienti da parte del 118, come invece starebbero dimostrando il contrario i dati registrati non solo la scorsa settimana degli accessi della ambulanze nei diversi Ps».
Al quadro già di per sé critico nel quale si trova a operare il personale sanitario si aggiunge poi anche l’aspetto economico. «Inoltre, se possibile, la situazione è ulteriormente aggravata dal ritardo nell’adeguamento delle indennità per le particolari condizioni di lavoro a cui è sottoposto il personale. Nonostante le risorse stanziate dal Ccnl 2019- 2021 siano da tempo a disposizione di Regione Liguria, le tariffe non sono ancora state incrementate con un importante danno economico per gli operatori. Coloro i quali con competenza, professionalità e senso del dovere garantiscono tutti i giorni i servizi ai cittadini anziché venire continuamente vessati dovrebbero essere considerati una risorsa inestimabile da difendere e valorizzare a tutela soprattutto dei cittadini più fragili».
«Ricordiamo altresì che grazie alle nostre iniziative, prima dell’estate abbiamo aperto un tavolo di confronto in Prefettura sul tema delle aggressioni, della carenza del personale e della sicurezza sul lavoro, per i quali ci stiamo adoperando affinché vengano riattivati e riconvocati al più presto», conclude Vannucci.



























