TraMe – Tracce Medievali in Liguria è il nome scelto per il progetto promosso dal Comune di Campo Ligure, volto all’abbattimento delle barriere fisiche e cognitive. Finanziato grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (M1C3 investimento 1.2), il progetto ha raggiunto due importanti obiettivi: rendere più facilmente accessibile l’edificio centrale del castello anche alle persone con disabilità e offrire un nuovo percorso di visita inclusivo, pensato per tutti.
Sabato 13 settembre saranno presentati i due interventi con una mattina dedicata ai contributi istituzionali, all’introduzione alle tematiche e alle soluzioni progettuali dei professionisti coinvolti; a partire dalle ore 15 l’apertura al pubblico dei nuovi spazi con visite guidate gratuite al Castello e al Museo TraMe.
La scelta del nome TraMe, si legge nella nota di presentazione, è stata guidata dalla volontà di evocare l’intreccio complesso e affascinante della storia medievale: in quel periodo, Campo Ligure si collega strettamente alla città di Genova e alle dinamiche socioeconomiche del tempo, affermandosi come un crocevia di commerci e culture. Storie personali, familiari e collettive s’intrecciano nel tessuto della quotidianità di un territorio che, nel progetto del nuovo allestimento, diventa protagonista di una “trama” di racconti vivi e interattivi.
Cuore del progetto è il Castello, punto di partenza per il viaggio immersivo del percorso museale multimediale.
Per definire e certificare i contenuti del nuovo percorso espositivo è stato istituito un comitato tecnico-scientifico, presieduto del professore Antonio Musarra e composto da rappresentanti del mondo accademico/universitario, esperti di storia locale, architettura dei castelli, gestione di luoghi della cultura.
I contenuti individuati dal Comitato tecnico-scientifico sono confluiti nella progettazione multimediale e nell’allestimento realizzati da Ett spa, azienda genovese specializzata in innovazione tecnologica e parte di Dedagroup. Innovazione e narrazione storica sono stati declinati secondo i principi del design for all, con postazioni multimediali che veicolano in modo inclusivo temi di grande valore storico-culturale.
Il pubblico di TraMe può fruire di esperienze coinvolgenti che utilizzano la tecnologia come strumento prezioso ed efficace per rimuovere le barriere nella fruizione dei beni paesaggistici, artistici e storici.
Visori in realtà virtuale consentono una visita immersiva a 360°, planando a volo d’uccello tra le strade del borgo ed entrando in alcuni degli edifici più significativi di Campo Ligure.
La riproduzione fedele del castello con un plastico 3D interattivo, che i visitatori sono invitati a esplorare tattilmente per poter attivare i contenuti audio, invece, è legata al tema dell’accessibilità.
La postazione impiega la tecnologia di Sense, prodotto di Ett che, viene spiegato, “utilizza in modo innovativo la multisensorialità per allargare la fruizione del patrimonio artistico a un pubblico sempre più ampio e con esigenze diversificate, attraverso l’utilizzo di modelli sensorizzati di monumenti ed opere d’arte. I particolari sensori impiegati consentono di attivare i contenuti audio di approfondimento al semplice contatto con la superficie; l’obiettivo è ridurre il diaframma percettivo legato all’uso esclusivo della vista, stimolando altre dimensioni sensoriali, come quella tattile e acustica. In questo modo, anche i visitatori ipovedenti o non vedenti possono approfondire la storia del colle, del maschio e del bastione del Castello”.
Inoltre, contenuti in Lis (Lingua Italiana dei Segni) e postazioni tattili appositamente realizzate da Ett, ad esempio, per esplorare attraverso audio e tatto l’araldica delle famiglie genovesi dell’epoca, permettono a tutti di fruire di una visita attiva e coinvolgente.
Il percorso è stato progettato dall’architetto Michele Lagomarsino per utilizzare al meglio gli spazi e la conformazione dell’area espositiva, divisa in cinque settori (Liguria Medievale: vie di terra, vie di mare; Le 4 grandi famiglie del Medioevo genovese; Castelli e territorio; Come si viaggiava nel Medioevo, tra navi e somari; Campo Ligure e il suo castello nel Medioevo) che raccontano il territorio attraverso le storie dell’area ligure e dei suoi traffici commerciali durante tutto l’arco dell’epoca medievale.
L’intervento strutturale, progettato dall’architetto Bruno Repetto, ha riguardato le opere mirate a ridurre le barriere architettoniche esistenti e a migliorare l’accessibilità del Castello. È stata installata una piattaforma elevatrice per il raggiungimento del primo piano dove è presente il Museo multimediale. Sono stati realizzati interventi di adeguamento dei servizi igienici e di adattamento della pavimentazione, al fine di consentire l’agevole scorrimento del montascale, con nuovi corrimani di supporto nei punti meno agevoli del percorso. Sono state portate a termine, infine, opere di adeguamento e miglioramento dei locali dedicati all’allestimento museale e sostituita la copertura in tegole di legno in circa la metà delle falde del castello, per risolvere i problemi d’infiltrazione.
Sono state realizzate, allo stesso tempo, una serie di azioni volte a migliorare l’accessibilità e la valorizzazione del borgo di Campo Ligure, come la segnaletica stradale e il wayfinding per facilitare l’arrivo e l’accesso al Castello.
Giovanni Oliveri, sindaco di Campo Ligure, dichiara: «Per noi campesi il Castello rappresenta la nostra identità ed è elemento di riconoscibilità per tutti, liguri e turisti, oltre ad essere uno dei manieri più antichi e meglio conservati dell’intera regione, fruibile nella sua interezza, anche grazie ai copiosi interventi di restauro condotti nel passato. Siamo orgogliosi e felici che l’amministrazione comunale sia riuscita a cogliere l’opportunità del finanziamento Pnrr per la riduzione delle barriere fisiche e cognitive nei luoghi della cultura che ci ha consentito di migliorare l’accessibilità della struttura e riempirla di contenuti, per una fruizione inclusiva e coinvolgente per tutti. Devo dire che siamo stati anche fortunati nel trovare sul nostro percorso progettisti, personalità della cultura, storici e aziende in grado di operare in modo sinergico e con grande visione prospettica, nel realizzare opere non invasive e mantenendo sostanzialmente inalterato il racconto e il fascino della struttura. Il risultato sono certo che sarà molto apprezzato dal pubblico sia come fruibilità che come allestimento, ma la sorpresa più gradita è rappresentata dai contenuti – frutto del lavoro di una apposita Commissione guidata dal Prof. Antonio Musarra – che, attraverso le 5 aree tematiche, ci conducono in un viaggio immersivo nel Medioevo di grande valore storico-culturale e didattico».
Giovanni Verreschi, a.d. di Ett spa. ha dichiarato: «La realizzazione del percorso espositivo di TraMe e degli strumenti di visita di Campo Ligure ha coinvolto Ett sull’importante tema dell’accessibilità dei contenuti storico-artistici in una logica di “design for all”. Questo ambito ha messo in gioco un grande impegno multidisciplinare, attraverso il quale Ett ha potuto finalizzare il proprio contributo creativo nell’ottica dell’accessibilità esperienziale. Per realizzare un allestimento che recepisca e renda vivi, memorabili e fruibili da tutti contenuti storico-scientifici di alto profilo e complessità, infatti, occorrono solide competenze umanistiche, unite alla capacità di storytelling e a una grande esperienza in campo tecnologico ed espositivo. Ci siamo misurati con questa sfida, dimostrando come l’impiego della tecnologia possa giocare un ruolo sempre più decisivo nell’eliminare le barriere nella fruizione del patrimonio culturale».