Chiusura in negativo per la Borsa di Milano, l’indice Ftse Mib ha terminato a -0,36% (42.864 punti), l’All Share ha concluso a -0,37% (45.425 punti), -0,51% il calo del Ftse Italia growth.
Nel listino principale vendite su Prysmian (-4,27%), Saipem (-2,85%) e Buzzi (-2,10%). Acquisti su Finecobank (+2,38%) e Snam (+1,86%).
Mercati azionari europei senza un’intonazione precisa: la Borsa migliore è stata quella di Londra, che ha chiuso con un aumento dell’1%. Piatta Parigi, in calo dello 0,6% Francoforte.
Tirano il freno dunque le Borse europee in scia all’andamento di Wall Street e con il mercato che attende il simposio di Jackson Hole, al via domani, dove venerdì il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, dovrebbe aprire la porta a un taglio dei tassi di interesse a settembre.
Oggi la presidente della Bce Christine Lagarde ha spiegato che l’economia dell’area euro, dopo la crescita robusta del primo trimestre 2025, presentava già segnali di rallentamento nel secondo destinati a consolidarsi ulteriormente: le aliquote tariffarie concordate con gli Usa sono «in qualche misura più alte» rispetto a quanto stimato dalla Bce di giugno. L’export verso gli Usa è in corso di rallentamento.
In rialzo il petrolio dopo che le scorte negli Stati Uniti sono diminuite più delle attese: il Brent sale dell’1,2% a 66,57 dollari al barile e il Wti scambia a 62,51 dollari (+1,18%).
Aumenta anche il gas ad Amsterdam a 31,9 euro al megawattora (+2,3%).
Sul valutario, l’euro/dollaro è poco mosso a 1,1661 (da 1,162 in avvio e 1,166 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 171,59 yen (da 172,38).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco segna un lieve aumento a 84 punti base (+0,52%). Il rendimento è a +3,55%.


























