Dieci associazioni di categoria, cinque rappresentative della proprietà edilizia e cinque rappresentative degli inquilini, hanno presentato il nuovo “Accordo per il territorio del Comune di Genova”.
L’intesa rinnova quella precedentemente in vigore, che risale al 2017, ed è nel solco del primo degli accordi simili che risale al 1999.
Le Associazioni firmatarie dell’Accordo Territoriale per il canone concordato nel Comune di Genova sono Ape, Appc, Asppi, Uppi, Unioncasa, Aniag, Federcasa, Sicet, Sunia, Uniat. Il nuovo accordo territoriale per la stipula dei contratti a canone concordato nella città di Genova è già stato depositato e sarà in vigore dal 16 giugno prossimo. L’accordo per il territorio inquilini e proprietari, comunemente noto come contratto a canone concordato, è un accordo tra le organizzazioni sindacali dei proprietari e degli inquilini che regolamenta i contratti di locazione, prevedendo canoni calmierati e agevolazioni fiscali per entrambi.
Il canone concordato può essere applicato ai contratti: locazione transitoria a canone concordato (con durata da 1 a 18 mesi), locazioni agevolate con durata di tre anni + rinnovo 2 anni, contratto per studenti universitari (con durata da 6 a 36 mesi). La novità di quello presentato quest’oggi, consiste nel fatto che va a incidere e a regolamentare i rapporti tra le parti in una città fortemente cambiata negli ultimi anni.
Si tratta di un risultato che per le associazioni è “di rilevanza concreta, frutto di un percorso condiviso, partecipato e guidato dalla volontà comune di aggiornare uno strumento essenziale per il governo del mercato locativo privato, nel rispetto dell’equilibrio tra le esigenze sociali dell’inquilinato e la sostenibilità economica della proprietà. Il nuovo Accordo rappresenta un importante passo avanti rispetto alle precedenti intese, che già da molti anni regolamentavano l’accesso ai contratti agevolati per i cittadini genovesi, superando definitivamente le obsolete zonizzazioni territoriali basate sullo stradario del 1979, ormai inadeguato a fotografare le profonde trasformazioni urbanistiche e sociali avvenute negli ultimi decenni nella città di Genova. Fondamentale, in questo processo, è stato il supporto dell’amministrazione comunale, che – su richiesta e sollecitazione delle associazioni – ha reso disponibile un Geoportale aggiornato, consentendo una nuova e più accurata mappatura del territorio. Questo strumento ha permesso di individuare con maggiore precisione le caratteristiche delle diverse zone urbane, riconoscendo i mutamenti avvenuti negli ultimi decenni e restituendo maggiore aderenza tra valori locativi e contesto reale”.
L’accordo nasce con una duplice finalità: da un lato, quella di favorire l’accesso all’abitazione da parte delle fasce di popolazione a reddito medio-basso, calmierando i canoni in un’ottica di equità e sostenibilità; dall’altro, quella di riconoscere e valorizzare gli investimenti effettuati dai piccoli proprietari sugli immobili locati, offrendo canoni coerenti con i miglioramenti apportati e con l’andamento economico generale, anche alla luce dell’impatto inflattivo registrato negli ultimi anni. L’accordo territoriale disciplina la locazione a canone concordato a uso abitativo stabile, transitorio e per studenti universitari, garantendo l’accesso alle agevolazioni fiscali previste, sia per quanto concerne la cedolare secca al 10%, sia per quanto riguarda l’abbattimento fino a quasi il 50% dell’aliquota Imu.
Il risultato è frutto di un lavoro congiunto portato avanti da tutte le Associazioni firmatarie. Questo accordo − si legge nella nota comune − testimonia ancora una volta il ruolo centrale delle organizzazioni sociali nella costruzione di soluzioni condivise e nella promozione di un abitare più giusto e accessibile. Le associazioni auspicano che il Comune di Genova, una volta insediata la nuova Giunta, accolga e faccia proprio questo importante risultato, e si apra quanto prima un tavolo di confronto volto a definire un sistema di incentivazioni fiscali adeguato e funzionale. Le agevolazioni fiscali rappresentano il perno indispensabile per la piena applicazione e la reale efficacia del contratto a canone concordato, tanto per i proprietari quanto per gli inquilini”. Le associazioni firmatarie ribadiscono il proprio impegno a proseguire nel lavoro di rappresentanza e proposta, nell’interesse della città al fine di garantire la stabilità abitativa e la valorizzazione del patrimonio immobiliare privato nel comune interesse di entrambe le parti contrattuali.
La nota della Fiaip Liguria
La Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali di Genova commenta in una nota: “Questa importante modifica comporterà l’aggiornamento del sistema di calcolo dei canoni, la revisione della scheda tecnica da allegare ai contratti e una parziale modifica del testo contrattuale stesso. Fino al 15 giugno sarà ancora possibile sottoscrivere contratti utilizzando l’attuale scheda tecnica e il sistema in uso. A partire dal 16 giugno, invece, tutti i contratti dovranno essere redatti in conformità al nuovo Accordo. Ogni contratto presentato successivamente a tale data con la vecchia modulistica sarà respinto”.
Una delle principali novità introdotte riguarda il superamento dell’elenco delle vie: la classificazione degli immobili avverrà sulla base delle zone Omi (Osservatorio del Mercato Immobiliare).
Fiaip Genova, in collaborazione con Confedilizia Genova, sta lavorando all’organizzazione di un convegno pubblico per illustrare nel dettaglio tutte le novità normative e operative previste.
Fiaip Genova provvederà all’adeguamento del programma di calcolo della scheda tecnica disponibile sulla piattaforma online Fiaip1touch creata da Fiaip per consentire un calcolo automatico degli importi dei Canoni con la corretta applicazione dei nuovi parametri. Ovviamente sarà necessario un “tempo tecnico” necessario alla realizzazione di tali aggiornamenti.
«Quello presentato oggi è certamente un risultato importante – spiega Fabrizio Segalerba, segretario nazionale della Fiaip − ma credo che la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali dovrà lavorare ed impegnarsi per portare al tavolo di concertazione, tra le associazioni di categoria dei proprietari e dei conduttori e i comuni, anche gli agenti immobiliari. La Legge attualmente non lo prevede ma questo è un tema che secondo me è assolutamente importante e necessario perché solamente l’agente immobiliare è colui che effettivamente conosce quelli che sono i valori del mercato immobiliare ed il nostro contributo di esperienza avrebbe importanti risvolti».
«Quello sottoscritto è uno storico accordo tra Proprietari e Inquilini – spiega Antonio Piccioli, presidente regionale Fiaip Liguria − gli agenti immobiliari della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip) sono pronti come sempre a mediare interessi delle parti per raggiungere il miglior accordo. È importante perchè “smuove” il mercato delle locazioni residenziali e così coinvolge tutte le parti in gioco. Gli Agenti immobiliari per un auspicato aumento di lavoro perchè i proprietari potrebbero essere più motivati a destinare a locazioni abitative tradizionali gli immobili altrimenti impiegati in prevalenza nel settore locativo a breve termine. I potenziali clienti conduttori, inquilini che cercano soluzioni abitative a lungo termine vedranno così aumentare l’offerta a loro disposizione seppur a canoni leggermente rivisti al rialzo per un adeguamento a lungo atteso dei prezzi».
Ben dieci associazioni di categoria, rappresentative della proprietà e degli inquilini, hanno firmato e depositato l’accordo di programma per il Comune di Genova che è stato presentato questa mattina.
Un passo molto importante visto che l’ultimo accordo di programma di questo tipo risale al 2017.
“Da allora non c’è mai stata più nessuna rivalutazione dei valori e neanche una più adeguata suddivisione delle zone – spiegano alla Fiaip – quindi con la situazione degli affitti che è decisamente cambiata, soprattutto in determinate zone al rialzo, questa modifica era davvero molto attesa”.
Dal 16 di giugno non si procederà più con la suddivisione “per vie” ma per fasce Omi ovvero l’area territoriale con una precisa collocazione geografica nel Comune, costituita da un’aggregazione di zone omogenee, come definite dall’Osservatorio dei Valori Immobiliari.
“Verrà preso a riferimento – spiegano ancora alla Fiaip – l’osservatorio immobiliare della Agenzia delle entrate e ogni via che ricade in quella determinata zona Omi avrà il suoi coefficienti”.
Precedentemente, nelle tabelle di calcolo dei canoni concordati di affitto c’erano le vie e poi il territorio era suddiviso per fasce ovvero si andava dalla fascia di pregio, al centro, al semicentro, alla periferia, alla zona di degrado e quella agricola.
Con le modifiche dovrebbe essere indicata la zona “lusso” mentre dovrebbe sparire quella cosiddetta “agricola”.
Ma il cambiamento riguarderà moltissime zone che sino al 2017 erano considerate in degrado e che ora sono cambiate e questo oggi comporta delle discrepanze tra gli affitti richiesti e quello che era invece il valore dei canoni concordati.
Fiaip è già al lavoro per adeguarsi ai nuovi fogli di calcolo. Fiaip Genova, in particolare, aggiornerà la propria esclusiva applicazione per i telefoni cellulari, Fiaip 1 touch, che da anni consente agli agenti immobiliari di avere sempre in tasca la possibilità di calcolare in ogni luogo e in ogni circostanza i valori delle locazioni 3 + 2 sedendo di fronte al cliente.