«L’intelligenza artificiale probabilmente dovrà essere concepita e inquadrata da un punto di vista giuridico come un vero e proprio diritto sociale, quindi l’accesso a questi nuovi strumenti dovrà essere garantito come per esempio è garantito l’accesso alle cure mediche. perché altrimenti avremo una fascia della popolazione, magari quella più ricca, con più possibilità, che ha studiato di più o anche più giovane, che avrà la possibilità di utilizzare questi strumenti. E una fascia della popolazione più ampia che rimarrà indietro e questo non ce lo possiamo permettere». Lo ha dichiarato Lorenzo Cuocolo, ordinario di Diritto comparato all’Università di Genova e presidente della Fondazione Carige che questa mattina ha organizzato nella propria sede in convegno “L’Intelligenza Artificiale: risorsa o minaccia?”

Per fare dell’intelligenza artificiale una risorsa e non una minaccia, secondo Cuocolo bisogna innanzi tutto conoscerla. «Chiaramente – spiega – le cose che fanno paura sono normalmente le cose che non si conoscono, quindi la nostra idea è quella di spiegare con parole più possibili e semplici che cos’è l’intelligenza artificiale per capire quali sono le grandi opportunità di questi nuovi strumenti ma anche quali sono i rischi e come vanno regolati e come vanno delimitati. Ci sarà una transizione che avrà anche qualche aspetto traumatico, quindi sicuramente andrà regolata in modo che sia una transizione equa e che non lasci indietro nessuno. Dei lavori scompariranno, saranno i lavori che hanno un minor valore aggiunto, saranno i lavori a carattere più quantitativo, e dei nuovi lavori compariranno. Chiaramente bisogna far sì che questo passaggio dalla vecchia dimensione alla nuova dimensione avvenga senza lasciare troppi feriti sul campo».
Il convegno è stato ricco di riflessioni stimolanti sulle implicazioni sociali, etiche, filosofiche di questa nuova frontiera tecnologica e i tentativi di mettere a fuoco la sostanza dell’intelligenza artificiale hanno portato a definire la natura dello stesso pensiero umano. Sono intervenuti Andrea Granelli ceo di Kanso e membro Fondazione Venture Thinking sul tema “Luci e ombre dell’intelligenza artificiale: un pharmakon della contemporaneità”, lo stesso Lorenzo Cuocolo su “Intelligenza Artificiale e diritti fondamentali”, Giuseppe Girgenti, filosofo docente all’Università San Raffaele di Milano, su “Platone contro l’Intelligenza Artificiale”, Luca Lupária Donati, ordinario di Procedura penale, Università Statale di Milano, su “Un nuovo processo penale? Giudici, umanità e Intelligenza Artificiale” e Simone Regazzoni, filosofo, docente all’Irpa di Milano su “Che cosa significa pensare? Pensiero vivente e Intelligenza Artificiale”.