«Domani vedrete, sì». Così il ceo di Leonardo, Roberto Cingolani, ha risposto a chi gli chiedeva se domani verrà finalizzato l’accordo con la tedesca Rheinmetall. La notizia spinge in Borsa il titolo di Leonardo che intorno alle 16 guida il Ftse Mib con +2,7%
Le società si occuperanno della fornitura di carri armati all’Esercito Italiano per un valore stimato di oltre 20 miliardi.
Il 3 luglio scorso Leonardo e Rheinmetall avevano siglato un memorandum of understanding volto alla creazione di una nuova joint venture paritetica che ha l’obiettivo di sviluppare un approccio industriale e tecnologico di respiro europeo nel campo dei sistemi di difesa terrestre.
L’accordo è finalizzato allo sviluppo industriale e alla successiva commercializzazione del nuovo Main Battle Tank (MBT) e della nuova piattaforma Lynx per il programma Armoured Infantry Combat System (AICS) in seno ai programmi dei sistemi terrestri dell’Esercito italiano.
La joint venture, con sede in Italia, sarà il lead system integrator, prime-contractor e system integrator, in entrambi i programmi italiani MBT e AICS e definirà anche la roadmap per la partecipazione nel futuro Main Ground Combat System (MGCS) europeo.
In questo contesto si aprono interessanti opportunità anche per il polo Leonardo della Spezia, specializzato nella realizzazione di sistemi di difesa terrestri e navali, con importanti ricadute sulla filiera locale e nazionale nonché su altri siti produttivi di Leonardo.
Nei programmi MBT e AICS, i sistemi di missione, le suite elettroniche e l’integrazione dei sistemi di armamento saranno sviluppati e prodotti da Leonardo in base ai requisiti richiesti dal committente italiano. Le tecnologie sviluppate costituiranno la base per lo sviluppo del futuro MBT europeo (MGCS) e delle nuove versioni rivolte all’export internazionale. Con il Panther, carro armato di nuova concezione, e il nuovo veicolo da combattimento della fanteria Lynx, Rheinmetall dispone di un’adeguata tecnologia di base su cui costruire entrambi i programmi.
Il 12 giugno scorso Leonardo aveva comunicato che, “nonostante gli sforzi profusi”, le trattative con il consorzio franco-tedesco Knds per definire una configurazione comune per il programma Main Battle Tank dell’Esercito Italiano e per sviluppare una più ampia collaborazione industriale sono state interrotte. (Vedi qui )
Il mancato accordo del gruppo italiano con Knds si è rivelato più che un’occasione persa una nuova opportunità per Leonardo e l’Esercito Italiano. Il Panther e il Lynx sono molto più innovativi del Leopard e del Boxer che avrebbe potuto offrire Knds.
Le linee di assemblaggio finale, i test di omologazione dei mezzi, le attività di consegna e il supporto logistico saranno realizzati in Italia con una quota italiana del 60%.