I dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti diffusi oggi e attesi con forte interesse dai mercati mostrano che l’inflazione negli Usa sta rallentando, allontano i timori di una recessione e anzi fanno intravedere la possibilità che la Fed possa tagliare i tassi di interesse il mese prossimo. Lo scenario ha spinto le Borse europee che oggi hanno chiuso in rialzo, con Milano (+1,01%) in testa, Madrid +0,27%, Parigi +0,79%, Londra +0,56%, Francoforte +0,41%. Spread Btp/Bund sui 142 punti (variazione +0,07%, rendimento Btp 10 anni +3,56%, rendimento Bund 10 anni +2,15%).
A Piazza Affari, boom di Ferrari (+4%), seguita da Telecom (+3,44%) in una giornata in cui il Ftse Italia Telecommunications mostra un rialzo di 162,9 punti, dopo un inizio di giornata a quota 8.233,9, e Leonardo (+3,16%). Bene il comparto bancario. In coda Tenaris (-0,51%).
Il cambio euro/dollaro rimane a quota 1,1, sui massimi da gennaio; l’euro/yen si attesta a 161,869, il dollaro/yen a 146,82.
In moderato calo il petrolio con il Brent ottobre a 80 dollari al barile (-0,86%) e il Wti settembre a 77,31 dollari (-1,33%), dopo le scorte settimanali Usa molto piu’ alte del previsto. Il gas è a 39,080 euro al megawattora (-1,01%).