Chiusura pesante per la Borsa di Milano, che è la peggiore d’Europa: il Ftse Mib ha terminato a -2,55% a 32.018 punti. L’all-share ha concluso sulla stessa linea a -2,47% (34.151 punti). Il Ftse Italia Growth si ferma a -1% (7.933 punti). Nel listino principale giù Azimut (-6,12%), Stmicroelectronics (-5,77%) e Saipem (-5,37%). Guadagnano Snam (+2,43%), Terna (+2,02%) e Italgas (+1,81%).
Anche le Borse Europee hanno chiuso in rosso. Il venerdì nero delle Borse si è chiuso con Parigi in calo dell’1,61%, Londra dell’1,31%, Francoforte del 2,33%, e Milano del 2,55 per cento.
A scatenare il panico il rischio recessione dell’economia statunitense. La debolezza dei posti di lavoro e la disoccupazione Usa sopra le stime danno spazio alla Fed per intervenire in maniera decisa sui tassi in autunno – per alcuni addirittura con tre tagli entro la fine dell’anno – riducendo di colpo le stime dei ricavi delle banche.
Tra tensioni in Medio Oriente e dubbi sulla domanda di energia, cala anche il petrolio: il Brent di ottobre a 77,2 dollari al barile (-2,9%), il Wti di settembre a 73,8 dollari
Sul fronte dei cambi, l’euro si impenna a 1,0919 dollari, al top da meta’ luglio (da 1,0780 in chiusura alla vigilia) e scambia a 159,96 yen (162,91 ieri).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in aumento a 149 punti base (+4,86%). Il rendimento è a +3,64%.