Castagnola Yacht, storico cantiere navale di Lavagna, specializzato nella progettazione e costruzione di imbarcazioni dalle linee classiche plananti e dislocanti, esclusivamente in legno ‘custom-made’, da 9 a 38 metri di lunghezza, produce Heritage 9.9 US . La motorizzazione è affidata a una coppia di turbodiesel Bukh da 500 cv l’uno con trasmissioni a elica di superficie Jolly Drive, ingegnerizzati da Punch. La velocità di punta è stimata in 45 nodi. È in fase di sviluppo una versione con motori alimentati a idrogeno.
«Tutto su Heritage 9.9 US è all’avanguardia – spiega Francesco Rogantin dello studio Names –. Derivato direttamente dal fortunato e apprezzato Heritage 9.9, per Heritage 9.9 US abbiamo seguito la progettazione dell’architettura navale, includendo le linee di carena e i calcoli esecutivi della costruzione, dove è stata impiegata l’innovativa tecnologia WTS, un brevetto di Castagnola Yacht. La scelta di montare la trasmissione a eliche di superficie Jolly Drive 25 T insieme all’adozione dei due potenti turbodiesel Bukh, ingegnerizzati da Punch, ci ha imposto di rivedere parte della carena e in particolare il posizionamento dei pattini”.
Nonostante la costruzione segua ancora una lavorazione tradizionale grazie alle competenze di carpentieri navali di grande esperienza, Castagnola Yacht ha sviluppato in questi anni una tecnologia che combina l’arte manuale all’avanguardia tecnologica. Si chiama Wood in Tech Skin (WTS) ed è il processo ideato e brevettato dal maestro d’ascia Gabriele Maestri e già sfruttato con grande successo nella costruzione dell’Heritage 9.9 e dell’Heritage 15: il fasciame in massello di mogano viene realizzato con la tecnica dello ‘strip-planking’ abbinata a un processo di laminazione, la parte esterna dello scafo è quindi rivestita con uno strato sottile di fibra di carbonio e resina epossidica e trattata con vernici traspiranti. Il tutto per un insieme leggero e robusto, pronto a ospitare i 1000 cv della coppia di Punch che, anche grazie ai calcoli strutturali dello Studio Names, permetterà all’Heritage 9.9 US di superare una velocità di punta stimata in 45 nodi.
«Heritage 9.9 US deve essere considerata una sorta di barca test – spiega ancora Francesco Rogantin – le linee classiche curate da Nauta Design non devono infatti trarre in inganno, perché in realtà tutto su questo daycruiser è improntato alla ricerca di soluzioni di navigazione che sappiano coniugare prestazioni, amore per il mare e le sue tradizioni e rispetto ambientale. Proprio su quest’ultimo fronte si inserisce lo sviluppo previsto entro un paio d’anni, quando i due turbodiesel saranno sostituiti da due motori identici ma alimentati a idrogeno. Anche questo cambio epocale è stato previsto nel nostro studio quando, al posto dei serbatoi del gasolio, dovranno essere imbarcati quelli refrigerati per il nuovo carburante. Un obiettivo raggiunto grazie all’ottimizzazione delle linee di carena definite con vari test Cfd (fluidodinamica computazionale) realizzati direttamente dal nostro studio in base al nuovo dislocamento, alla trasmissione con eliche di superficie e alla inedita distribuzione dei pesi».
(Foto – Courtesy Castagnola Yacht)