Le Borse europee hanno chiuso in positivo, con i dati sui prezzi al consumo in Germania che hanno rallentato più delle attese, mentre la Bce ha confermato che l’inflazione continua a diminuire, anche se le pressioni rimangono elevate. A trainare i listini sono stati titoli delle materie prime (+2,19% il sottoindice Stoxx), delle banche (+1,06%) e del settore auto (+0,84%). Milano segna +0,54%, Londra +0,11%, Madrid +1,02%, Parigi +0,63%, Francoforte +0,7%.
Spread Btp/Bund sui 195 punti (variazione +0,58%, rendimento Btp 10 anni +4,91%, rendimento Bund 10 anni +2,96%).
A Piazza Affari Bper guida il listino principale con il 3,15%, seguita da Prysmian con il 2,94%. Netto calo per Telecom (-2,52%) dopo il rinvio al 15 ottobre del termine per l’offerta vincolante sulla rete.
L’euro vale 1,0506 dollari da 1,0522 ieri in chiusura ed è indicato a 157,72 yen (da 157,24), mentre il rapporto dollaro/yen è a 149,37 (da 149,43).
È andato in ribasso il prezzo del petrolio dopo aver aggiornato i massimi dell’anno: il future novembre sul Wti cede ora l’1,15% a 92,60 dollari al barile, mentre l’analoga consegna sul Brent perde lo 0,79% a 95,79 dollari. Gas in salita dell’1% ad Amsterdam a 39,7 euro al megawattora.
























