Sono 22 a Genova i cantieri avviati e di prossima esecuzione finanziati da 87 milioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza-Pnrr. Dieci riguardano il Sestiere del Molo, 8 quello di Prè-Ghetto e 4 la Maddalena. I cantieri coinvolgono tre sestieri del centro storico: 10 sono nel Sestiere del Molo, 8 nel Prè-Ghetto e 4 alla Maddalena. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di creare dei nuovi poli – Community Hub – che, in coerenza con il Piano integrato Caruggi, possano attivare cinque dimensioni territoriali: abitare, giovani, urbani, aggregativi e sociali.
Durante il focus sui cantieri Pnrr, illustrato oggi a Palazzo Tursi, sono stati presentate e approfondite 6 progettualità, che rientrano nei 5 Community Hub.
«Vogliamo recuperare il valore inestimabile del nostro centro storico, rendendolo moderno e proiettato al futuro – commenta il sindaco di Genova Marco Bucci –. Grazie al Pnrr abbiamo un’opportunità enorme per dare una decisiva accelerata al piano Caruggi e proseguire in questo processo di trasformazione. Vogliamo che i nostri vicoli, con una bellezza unica al mondo, possano diventare un luogo ideale dove poter vivere, lavorare e trascorre il tempo libero. Questi nuovi cantieri rappresentano un passo decisivo per il raggiungimento del nostro obiettivo».
«Nell’ambito delle risorse finanziate con il Pnrr – dichiara l’assessore ai Centri storici Mauro Avvenente – abbiamo potuto dare attuazione alla visione di un piano urbano complesso: il Piano Caruggi rappresenta uno dei tasselli di questa strategia che si sostanzia attraverso un processo di rigenerazione urbana del Centro Storico integrato tra azioni fisiche, immateriali e di servizi. In questi mesi abbiamo realizzato importanti progetti come l’illuminazione artistica di alcune piazze, quella monumentale per altri siti, sistemato piazzette dal punto di vista degli arredi e della pavimentazione, migliorato l’accessibilità con il piano Peba per l’eliminazione delle barriere architettoniche e concluso importanti opere all’interno di Palazzo Rosso e della Commenda di Prè. I cantieri che in questi mesi prenderanno forma daranno l’avvio alla fase più profonda dell’azione di rilancio del centro storico aumentandone l’offerta abitativa, di spazi per l’aggregazione e restituendo non solo ai residenti ma a tutti i genovesi spazi da vivere a pieno nel tempo libero e nella propria quotidianità».
«Finalmente vedremo immobili e piazze risorgere dopo anni di profondo degrado e abbandono – spiega il presidente del Municipio I Centro est Andrea Carratù – penso ai civici di via Prè che saranno completamente sanati e torneranno a vivere con moderni appartamenti, in sicurezza e con i più elevati standard dell’edilizia. L’operazione sugli spazi aperti è, inoltre, fondamentale per restituire alla nostra comunità piazze e scorci straordinari, che potranno diventare palestre all’aria aperta, poli per iniziative pubbliche e luoghi vivi, e quindi anche più sicuri, per famiglie e visitatori. Tanto in questi mesi è stato fatto e ancora abbiamo da fare, con progetti concreti che stanno prendendo forma e nell’arco dei prossimi 2 o 3 anni diventeranno una realtà straordinaria».
Via Prè 12 e 14. Oltre alla messa in sicurezza e al miglioramento della qualità urbana, sarà incrementata l’offerta di social housing nelle unità immobiliari ora di proprietà del Comune e di Spim. Gli interventi sui due civici prevedono: la ricostruzione del tetto del civico 12 e la ridefinizione del sistema distributivo interno; la demolizione e ricostruzione di alcuni solai del civico 14; il consolidamento di murature, con ricostruzione di un piano già esistente e crollato a seguito di eventi bellici; efficientamento energetico. Sono dieci le unità abitative e un’unità commerciale che saranno realizzate.
Tabarca e Metelino. L’intervento si inserisce in una più ampia prospettiva di rinnovamento e recupero dell’intera area della Vecchia Darsena, come volano di una complessiva rigenerazione urbana. L’edificio Tabarca sarà destinato a ospitare un Centro di Formazione Marittima Avanzato per gli allievi dell’Accademia Mercantile della Marina Italiana. I piani terra, primo e secondo avranno funzioni scolastiche. Il terzo piano ospiterà: una residenza studentesca, spazi polifunzionali e aree di co-living. Gli ultimi due piani dell’edificio Metelino ospiteranno spazi espositivi e di conferenza.
Piazze Monachette, Marinelle e Tenedo. Il progetto prevede l’intervento sul sistema degli spazi pubblici, connotandoli di nuova vocazione sociale, culturale e funzionale capace di accogliere e assecondare le richieste della cittadinanza e le necessità del contesto stesso. Il sistema delle piazze mira a riattivare la fruibilità di spazi pubblici aperti intervenendo sia in termini di sicurezza e accessibilità, sia incentivando processi di rigenerazione urbana dei beni comuni. L’obiettivo generale è introdurre attività ludiche, sportive, aggregative per la gestione continuativa e condivisa degli spazi. Alle Monachette, oltre alla riapertura alla collettività della piazza da tempo in abbandono, sarà sistemato nuovo verde e rifunzionalizzato lo spazio in chiave sportiva. In piazza Marinelle, sarà costruita una scalea per raccordare le diverse quote della piazza offrendo nel contempo un arredo urbano accessibile, fruibile anche come seduta. Unitamente all’eliminazione di tutti i parapetti ciechi esistenti la scalea permette un completo orizzonte visivo dello spazio circostante restituendo maggior controllo e sicurezza alle attività che si svolgono nella piazza. L’arredo urbano complessivo è pensato per lo svolgimento di eventi culturali collettivi, anche con l’individuazione di un’area di proiezione cinematografica sul prospetto di un fabbricato. La rifunzionalizzazione dello spazio avrà una vocazione culturale. In piazza Tenedo è lo spazio con vocazione più storica e quindi ne viene conservato il più possibile il suo impianto e la sua pavimentazione. È prevista la creazione di un nuovo punto verde, centrale alla piazza con la collocazione intorno ad esso di tre attrezzature sportive per il fitness. La rifunzionalizzazione è pensata quindi con una vocazione sportiva individuale.
Teatro della Tosse. Il progetto mira alla riqualificazione energetica del sistema edificio che ospita la Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse, intervenendo sia sull’involucro che sull’impianto. L’efficientamento energetico permetterà di incrementare le qualità performative del teatro, ampliando l’offerta culturale e valorizzando le funzionalità implicite del polo aggregativo
Ex Cinema Fossatello. La rifunzionalizzazione dell’ex cinema teatro Fossatello vuole creare uno spazio aggregativo con l’idea di una “piazza coperta”. Le attività previste all’interno del nuovo ambiente sono: ludico sportive, associative, di formazione e di laboratorio. Gli interventi previsti sono: sostituzione infissi per migliorare la permeabilità visiva; rifacimento degli impianti; ridistribuzione degli spazi interni; palco al piano terreno per attività polifunzionali e creazione a soffitto di una struttura in travi tralicciate per permettere attività sospese di tipo circense; costruzione di tre volumi in policarbonato per la realizzazione di una cabina di regia, un deposito e un terzo al primo livello ad uso associativo; installazione di un ascensore per collegare i tre livelli. Il palco al piano terreno è pensato per attività polifunzionali e creazione a soffitto in proiezione verticale al palco di una struttura in travi tralicciate per permettere attività sospese di tipo circense. Saranno realizzati tre volumi in policarbonato di colore blu e contraddistinti da grossi numeri: i primi due al piano terreno con funzione di cabina di regia e di deposito; il terzo al primo livello, posto su una piattaforma creata sulle esistenti gradinate della galleria, a uso associativo. Sarà installato un ascensore conforme ai requisiti per l’abbattimento delle barriere architettoniche per mettere in comunicazione i tre livelli.
Condominio etico della Posta Vecchia. È un progetto di housing sociale per nuovi bisogni abitativi, con nuovi spazi di comunità e di servizi di accoglienza per il sestiere. Nello specifico, il progetto prevede la coesistenza di: soluzioni abitative autonome e stabili per persone che vivano temporaneamente situazioni di fragilità sociale (quattro appartamenti per un totale di dodici posti); soluzioni abitative destinate a soggetti bisognosi di alloggio, a canone agevolato, selezionati dal gestore tra quelli segnalati dai competenti uffici del Comune; un ostello per accoglienza turistica (venti stanze per settantacinque posti); uno spazio dedicato alla ristorazione collettiva (circa 210 mq a piano terra ammezzato), con la valorizzazione e il restauro di antichi forni a legna del Quattrocento.
È stata illustrata anche la suddivisione per community hub dei 22 progetti in corso, che riguardano cinque ambiti di destinazione finale: “abitare” (Edificio di via Prè 12 e 14, recupero n° 269 alloggi Erp – Arte siti in via del Colle, via Ravecca, vico Coccagna, vico Assereto, vico del Cioccolatte, vico del Fico, piazza Maddalena, via del Molo, via Santa Croce, vico Angeli, vico della Neve, vico Damiata, vico della Lepre, via dei Giustignani, salita del Prione, vico Dragone, via Prè, vico Salvaghi e vico Indoratori, recupero e adeguamento di n° 21 alloggi Erp siti nel Sestiere di Prè), “giovani” (via Balbi 9, Tabarca e Metelino), “urbani” (mura della marina, delle Grazie, della Malapaga, sistemazione delle piazze Monachette, Marinelle, Tenedo vico Nuovo, ex ruderi di Santa Sabina, piazza Caricamento, accessibilità di porta Soprana e Casa Colombo, piazza Sarzano; galleria Mazzini, parco della Villetta Di negro e Casa del giardiniere per la connessione del centro storico con la città ottocentesca), “aggregativi” (palazzo Rebuffo Serra, spazio polifunzionale ex cinema Fossatello, teatro della Tosse, Castello d’Albertis, riattivazione diffusa dei piani terra nel sestiere del Molo), “sociali” (Massoero con opere di completamento dell’asilo notturno e il condominio etico della Posta vecchia).