«Abbiamo già 6 miliardi approvati, due arriveranno verso aprile e maggio, quindi avremo 8 miliardi da investire come Comune di Genova per i prossimi anni. Ma voglio soffermarmi sul contorno: queste risorse servono a mettere in piedi le infrastrutture e il sistema su cui gli imprenditori potranno inserirsi per allargare ancora di più l’effetto a cascata del Pnrr sul territorio».
È il pensiero di Marco Bucci, intervenuto questa mattina al convegno “Restart Liguria – Le risorse del Pnrr”, in corso a Palazzo Ducale. A margine dell’evento, il sindaco di Genova si è soffermato sull’importanza della misura per le generazioni future, paragonando l’attuale Pnrr a un “Piano Marshall 2.0“: «I nostri genitori sono riusciti a fare dell’Italia la sesta potenza del mondo, grazie al Piano Marshall − sostiene − Pensate alle generazioni del futuro: noi non vorremmo essere nella posizione di dire “c’era un piano e non ci siamo riusciti”. Noi vorremmo dire “grazie al Pnrr e a tutto il contorno che c’è, abbiamo la possibilità di fare un salto qualità e portare l’Italia tra le prime potenze mondiali”. I finanziamenti ci sono e, se li paragoniamo a quelli degli anni 50, sono ancora di più. La cascata su regione e città può essere eccezionale: questi sono volani per creare un’ulteriore possibilità di investimento e di guadagno per chi investe. Se riusciamo a costruire un sistema così sinergico, con questi soldi – che, ricordiamoci, più della metà sono un debito e li dovremo pagare in futuro – creiamo economia e su questa economia ricreata costruiamo il futuro della nostra città e dell’Italia».
A Genova, in particolare, ricorda Bucci, sono tre i tipi di infrastrutture su cui c’è bisogno di investire: «Quelle di mare, di terra, cioè gomma e ferro, e digitale, i nuovi corridoi su cui si sta muovendo il mondo. Ed è essenziale che nelle città metropolitane diffuse, che rappresenteranno il nuovo modo di vivere dei prossimi anni, ci sia un trasporto veloce ed efficiente per persone, cose e dati».


























