Negli Stati Uniti le chiamano B-Corp, benefit corporation. In Italia, secondo Paese al mondo, una legge apposita sulla “società benefit” è stata appena approvata a fine dicembre e se ne parlerà per la prima volta in Liguria venerdì prossimo, alle 14, in Camera di commercio a Imperia.
Un convegno dedicato alle nuove opportunità per quelle imprese che, oltre a fare utili e distribuirli ai soci, scelgono di “blindare” la propria mission a beneficio della collettività. A illustrare in “web conference” le potenzialità della normativa sulle società benefit sarà il senatore Mauro Brocca, autore del Ddl “Disposizioni per la diffusione di società che perseguono il duplice scopo di lucro e beneficio comune”. Ci sarà anche Claudia Carli, direttore marketing di Fratelli Carli, prima realtà produttiva italiana ad aderire al modello di certificazione statunitense B-corp: «Le Benefit Corporation – spiega Carli – sono aziende che volontariamente rispettano rigorosi standard sociali e ambientali e contribuiscono alla creazione di un nuovo modello di business, basato sulla responsabilità e sulla trasparenza, oltre che sul profitto». Fratelli Carli, nell’ultimo “Benefit impact report” (2014), ha ottenuto la certificazione con 90 punti (la soglia è 80), ottenendo eccellenti risultati in campo ambientale, e non solo. Tra le buone pratiche riconosciute da B Lab (l’ente certificatore), l’uso del 100% di fonti rinnovabili per le utenze elettriche aziendali, l’attenzione al riciclo dei rifiuti e l’uso di carta riciclata per oltre il 50% del materiale stampato. Ancora: il 100% della forza lavoro di Fratelli Carli partecipa a formazioni specifiche riguardanti la sostenibilità e al bonus plan. Oltre 100 giorni di congedo maternità ammessi. Più del 75% dei fornitori significativi coinvolti nel monitoraggio e miglioramento del livello di sostenibilità. “Nel mondo – si legge in una nota della Camera di commercio di Imperia – vi sono oltre 1.500 imprese già certificate con riconoscimento effettuato da un ente americano (B lab) in qualità di certificatore indipendente. In Italia vi sono oltre dieci società che hanno ottenuto, prima della legge di stabilità 2016, tale certificazione. La prima è stata Nativa, azienda che produce benessere e felicità. Le altre già certificate sono Fratelli Carli, Equilibrium, Treedom, D-Orbit, Habitech, Little Genius International, Mondora e Dermophisiologique”.
La “società benefit”, insomma, vale sia per realtà produttive affermate e che vantano una tradizione socio-ambientale consolidata, come l’imperiese Fratelli Carli, sia per imprese innovative e start-up che scelgono di mettere al riparo la propria idea originale, fondativa, da possibili e successive speculazioni finanziarie. Un campo apertissimo, che entra dalla porta principale anche nell’economia della condivisione e delle prestazioni “on demand”. Di B-corp e società benefit si è parlato ancora poco, ma la normativa introdotta dall’ultima legge di stabilità pone l’Italia all’avanguardia in questo campo. La finalità benefit da oggi può essere inserita in ogni ambito produttivo (prodotti industriali, agricoli, attività turistiche).
Aprirà il convegno il presidente della Camera di commercio di Imperia Franco Amadeo, insieme al rettore Giovanni Cannata e al direttore scientifico Francesco Fimmanò dell’Universitas Mercatorum. In prima fila l’ordine provinciale dei commercialisti ed esperti contabili, con la partecipazione del presidente provinciale Fabio Ugo. Sulle valenze della normativa in ambito statutario, che finora non prevedeva un chiaro ed esteso riferimento della finalità benefit per le imprese lucrative, relazioneranno i professori universitari e notai Nicola Ricciardelli (Roma Tor Vergata) e Paolo Revigliono (Torino, Universitas Mercatorum). Interverranno anche il presidente di Confindustria Imperia Alberto Alberti, il coordinatore di Confcooperative Imperia-Savona Simone Gaggino, l’avvocato Giuseppe Rossi (professore di diritto privato e comparato, Iulm) e Antonella Ferri (associato di economia e gestione delle imprese, Universitas Mercatorum).