La partita a scacchi interna al Pd savonese in vista delle elezioni comunali del 2016 si complica ulteriormente. Quattro potenziali candidati e nessuna soluzione condivisa in vista. Su questo panorama poco idilliaco, piovono anche le dichiarazioni critiche delle personalità politiche di caratura nazionale.
«Non si costruisce una proposta unitaria mettendo lì quattro nomi e dicendo che, però, sarebbe meglio non fare le primarie – sostiene senza mezzi termini Anna Giacobbe, parlamentare del Pd originaria di Vado Ligure – A questo punto, anche per i comportamenti messi in atto in questi mesi, non so se ci siano le condizioni per una soluzione condivisa tra gli iscritti».
La critica è rivolta, anche se non espressamente, a Fulvio Briano, segretario provinciale del partito e sindaco di Cairo Montenotte. I quattro in corsa del centro sinistra per una poltrona di sindaco di Savona sono Livio Di Tullio, attuale vicesindaco, Maurizio Maricone, ex presidente di Ata e Tpl, Barbara Pasquali, segretario cittadino del partito, e Tiziana Saccone, responsabile comunale del settore Ambiente.
Se da una parte si gioca una partita tra troppi candidati, le opposizioni sembrano avere invece il problema opposto. Il centro destra non si è ancora espresso su alcun nome.
Calma piatta anche da parte del Movimento 5 Stelle che, a Savona, fino a pochi anni fa risultava particolarmente influente: alle ultime elezioni politiche sono stati addirittura tre i “grillini” savonesi eletti alla Camera dei deputati. Con la loro partenza alla volta di Roma il Movimento cittadino ha però perso dei punti di riferimento importanti, che sembra non essere ancora riuscito a rimpiazzare.


























