La conferenza delle Regioni ha inviato al ministro della Salute Beatrice Lorenzin la proposta di riparto 2015. Che a fine novembre venga raggiunto un accordo sulla cifra di fabbisogno per l’anno in corso è un po’ un controsenso, perché impedisce una seria programmazione delle risorse, ma non è solo un problema della sanità.
Tralasciando questo “dettaglio”, per la Liguria la quota è stata fissata a 3.019.861.016 euro su un totale di 107,2 miliardi. 15 milioni in meno rispetto all’anno precedente, un taglio che avrebbe potuto anche essere molto più importante. A Regioni come Campania, Puglia, Piemonte e Veneto sono stati tagliati rispettivamente 50, 35, 34 e 24 milioni. Lombardia, Sardegna e Lazio avranno 19, 21 e 139 milioni in più.
La proposta – ricorda una nota delle Regioni – prende in considerazione le risorse del fabbisogno indistinto e prevede l’utilizzo delle risorse accantonate per le quote premiali (art. 9, comma 2, del D.lgs n. 149/2011) per 274,28 milioni di euro e di 101 milioni di euro dalle risorse degli obiettivi di Piano sanitario nazionale per il riequilibrio tra le Regioni.