«Il nostro obiettivo non è applicare la riforma della sanità lombarda in Liguria, ma creare e trovare il modello ligure della Sanità che, evidentemente, non c’è ancora, perché il bisogno di sanità sul territorio non è soddisfatto adeguatamente». Lo ha dichiarato in consiglio l’assessore della Regione Liguria alla Sanità Sonia Viale rispondendo a un’interrogazione illustrata da Alice Salvatore (Movimento5Stelle).
«Per fare questo – ha aggiunto Viale – dobbiamo anche guardarci intorno. Non è detto che l’unico modello valido sia quello lombardo. Noi abbiamo iniziato con la Lombardia perché abbiamo trovato un interlocutore che ha raccolto immediatamente l’invito a stringere un patto che è un percorso da condividere insieme su tante tematiche».
Viale ha poi confermato che la riforma della Sanità non può avere la luce prima dell’anno prossimo, «perché scrivere una riforma della Sanità ligure in novanta giorni, sarebbe poco serio. Occorre fare un percorso insieme di ascolto. Semmai dall’esempio lombardo posso copiare il modo con il quale si è arrivati a quella riforma: è avvenuto attraverso un percorso di ascolto, la redazione di un Libro Bianco, una presentazione di una legge in giunta attraverso una delibera, la presentazione di questa legge al consiglio regionale, che poi ha fatto tutte le opportune modifiche, raccogliendo, tra l’altro, molti suggerimenti e proposte dalla stessa opposizione, per arrivare poi a una riforma approvata che in questo momento è nella sua fase attuativa. Quindi io auspico protocolli d’intesa anche con quelle realtà per andare a risolvere i problemi dei nostri cittadini liguri che sono costretti ad andare altrove».



























