Il porto di Genova capofila di un progetto europeo “Vento, porti e mare“, giunto in questo periodo alla fase intermedia: l’obiettivo finale è quello di riuscire ad arrivare a una previsione dei venti oraria, e una precisione su un quadrante di 80 metri quadrati di circa il 90% per riuscire a dare maggiore sicurezza alla navigazione e alle operazioni all’interno dei terminal portuali.
Il progetto, finanziato con 1,7 milioni (di cui 1,3 provenienti dai fondi europei Fesr), ha coinvolto 5 porti: Savona, Genova, La Spezia, Livorno e Bastia per la messa a punto di una rete di monitoraggio e una modellistica numerica sugli scali dell’Alto Tirreno. «La previsione del vento a 1 ora, a 12 e a 24 ore – spiega Giuseppe Canepa, responsabile del settore Ambiente dell’Autorità Portuale di Genova – permetterà di dare informazioni adeguate a piloti e ormeggiatori, ma anche ai terminalisti che, sulla base di questi dati, potranno pianificare la loro operatività, dalla chiamata delle squadre allo scarico delle navi, sapendo con una precisione molto spinta la situazione del vento».
Oltre alla sicurezza ci sarà dunque la possibilità di porre in essere tutte le azioni preventive, permettendo una maggiore pianificazione dell’operatività portuale.
«Oggi, rispetto agli anni passati, i terminalisti quando non possono lavorare in
quota operano a piazzale e questo aiuta a non avere mai terminal fermi ma, grazie a questo progetto, si potranno avere previsioni per ogni quadrante di 80 metri quadrati e questo permetterà di fare un ulteriore passo avanti».
Le misure e le previsioni meteomarine saranno disponibili agli utenti portuali attraverso un potenziamento del sistema WebGIS realizzato per “Vento e Porti”, con la revisione delle pagine dello stato del vento e l’aggiunta di pagine tematiche per il moto ondoso. Sarà inoltre realizzata una nuova interfaccia per smartphone, grazie alla quale gli utenti in mare o in banchina potranno fruire di queste informazioni.