Ricavi netti in crescita dell’1,6% a quota 952,8 milioni, ebitda a +4,9% a 32,9 milioni di euro. Risultato netto che chiude in crescita del 36,8% a 11,8 milioni di euro. Con questi risultati Orsero spa, società quotata in Borsa sul mercato Aim Italia, holding dell’omonimo gruppo attivo nell’importazione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, chiude il bilancio d’esercizio e i risultati consolidati al 31 dicembre 2018, approvati ieri dal cda della società.
«Il 2018 è stato un anno complicato per il settore − spiega Raffaella Orsero, vicepresidente e ceo di Orsero − che ha visto molti competitor a livello globale soffrire alcune congiunture avverse. Siamo molto soddisfatti che il gruppo abbia conseguito un risultato positivo e in miglioramento rispetto al 2017, prova che il business model è solido e capace di reagire positivamente anche nelle situazioni di mercato complesse. La strategia del gruppo è chiara e volta al continuo focus sulla distribuzione nei mercati di riferimento con l’obiettivo di rafforzare la posizione competitiva con grande attenzione alla marginalità. Abbiamo iniziato il 2019 con grande voglia di crescere e investire: ll gruppo è in grado di continuare il percorso di crescita per linee interne grazie al grande know how posseduto e alla forza distributiva e ha la solidità finanziaria per guardare al merger and acquisition come complemento alla costruzione di un futuro importante. Ci stiamo poi impegnando sullo sviluppo di prodotti a maggior valore aggiunto come il fresh cut, segmento in cui vediamo un grande potenziale e su cui lavoreremo molto negli anni a venire, seguendo il trend di convenience e servizio che sempre di più è al centro della customer experience».
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Il miglioramento dei ricavi (+1,6%) è legato essenzialmente alla stabile e solida crescita del settore distribuzione (ricavi netti pari a 869,1 milioni, +2,1% rispetto ai dati pro-forma al 31 dicembre 2017), che ha più che compensato il calo del settore import & shipping, dovuto soprattutto all’andamento ancora poco profittevole dei margini su banane e ananas e a un risultato dell’attività marittima penalizzato dall’elevato costo del carburante e dalle ripetute difficoltà logistiche nei porti d’imbarco in centro America: il settore registra ricavi netti per circa 210,6 milioni, evidenziando una variazione negativa rispetto ai 218 milioni del precedente esercizio.
L’ebit adjusted, pari a 17,5 milioni di euro, chiude in miglioramento del 9,1% rispetto al 31 dicembre 2017 pro-forma che riportava un valore positivo per 16 milioni.
Il miglioramento del risultato netto (+36,8%) si deve essenzialmente alla riduzione degli oneri finanziari per 197 mila euro, al miglior risultato pro-quota delle società valutate a patrimonio netto per 230 mila euro e a minori imposte per 1,3 milioni.
Il patrimonio netto totale, pari a circa 150,2 milioni di euro, incrementa di oltre 6 milioni, rispetto al 31 dicembre 2017 reported, essenzialmente per la contribuzione del risultato netto di periodo.
La posizione finanziaria netta, pari a 36,1 milioni, evidenzia un miglioramento di 10,4 milioni di euro rispetto a 46,5 milioni al 31 dicembre 2017, frutto della buona generazione di cash flow da parte dell’attività operativa di gruppo abbinata a una riduzione del capitale circolante commerciale, che ha beneficiato di alcune azioni di cash management volte a ottimizzarne l’impatto finanziario, oltre a una favorevole congiuntura di incassi e pagamenti a cavallo del 31 dicembre 2018.
Il cda ha deliberato di proporre alla prossima assemblea degli azionisti un dividendo di importo pari a 0,12 euro per azione, per un dividendo lordo complessivamente pari a 2,032 milioni. Lo stacco della cedola verrà effettuato il 6 maggio 2019, con record date il 7 maggio 2019 e pagamento a partire dall’8 maggio 2019.