La risposta che le aziende sanitarie/ospedaliere pubbliche o gli enti equiparati forniscono sulle visite oculistiche e cardiologiche è ancora insufficiente. Analizzando i dati sulle liste d’attesa relative al maggio 2017 (ultimo documento disponibile sul sito della Regione Liguria), emerge che i problemi non sono risolti in tutte le Asl, anzi in alcuni casi sono peggiorati (Statistiche liste d’attesa maggio 2016). Come già emerso ieri nella prima parte dell’articolo dedicato alla diagnostica strumentale, l’Asl 5 sembra in grande difficoltà nel rispettare i tempi di priorità indicati dal medico sulla richiesta e che sono urgente (entro 72 ore), breve (entro 10 giorni), differita (entro 30 giorni) e programmata (entro 12 mesi). Buone notizie invece per l’Asl 4 e l’Asl 2, praticamente mai in evidenza in negativo (anche in questo caso Bj Liguria si è concentrato su chi sfora il 25% ovvero più di un quarto delle prestazioni totali per ogni categoria di priorità).
Partendo appunto da quelle più in difficoltà, una visita generale di cardiologia, l’88% delle prestazioni con priorità differita non ha i tempi rispettati dall’Asl 1 (320 casi), il 50% dall’Asl 3 (228 casi), il 36% dall’Evangelico, il 66% dal San Martino, il 50% dal Gaslini. L’Asl 5 è in difetto nel 58% delle prestazioni (288 in cifre) sia sulla differita, sia sulla breve (60%, 181 prestazioni). 418 (il 64%) non sono calcolabili al San Martino. Il dato non calcolabile, conferma il commissario di Alisa Walter Locatelli, è dovuto al fatto che si tratta di un dato ancora non standardizzato e quindi non presentabile statisticamente, il San Martino del resto è la realtà più complessa e il monitoraggio con i criteri attuali è ancora in fase di ottimizzazione: «Sino a poco tempo fa – conferma Locatelli – i dati erano gestiti dai reparti stessi».
Dolenti note anche sulla visita oculistica: addirittura l’Asl 1 non riesce a rispettare la priorità breve nel 100% dei casi, che sono tra l’altro pochi (8 prestazioni), inoltre il 65% di chi è in priorità differita (468 prestazioni), viene visitato in ritardo. L’Asl 3 ha un 54% di ritardi sulla differita (533 prestazioni), e addirittura nell’1% dei casi non rispettata la programmazione sui 12 mesi (27 prestazioni). Chi decide di avvalersi dell’azienda pubblica nello spezzino deve armarsi di pazienza: l’Asl 5 segna un 81% di prestazioni in ritardo sulla priorità breve (220 casi) e 72% nella differita (481). Non vanno meglio gli ospedali sulla priorità differita: il Galliera ha un 86% di tempi non rispettati (24 prestazioni), l’Evangelico il 79% (27 prestazioni) e il San Martino il 50% (15 prestazioni). In difficoltà anche il Gaslini: 8 pazienti in priorità breve sono stati smaltiti in ritardo (42%), il 58% è andato oltre i 30 giorni (38 prestazioni), mentre il 25% in attesa di una visita programmata, va oltre i 12 mesi di attesa: 143 bambini.
Qualche problema, ma non così importante, anche sulle altre visite generali, come la chirurgia vascolare – angiologia: l’Asl 1 sfora sia sulla priorità breve (33%) sia sulla differita (32%), Asl 2 non è riuscita a garantire un’urgenza su 8. Il Galliera difetta sulla priorità breve (41%, 7 prestazioni), il Gaslini, su 4 prestazioni, non ha effettuato la visita entro 10 giorni in due casi, mentre altri due su sei totali non sono stati smaltiti entro i 30 giorni.
Per quanto riguarda la visita generale di dermosifilopatia (malattie della pelle e veneree) l’Asl 1 e l’Asl 5 difettano sulla priorità breve, con rispettivamente l’89% (8 su 9) e l’86% (236 casi) prestazioni non nei tempi prestabiliti. L’Asl 3 invece ha problemi sulla priorità differita (47%, 246 prestazioni), così come l’Evangelico (46%, 6 prestazioni) e il San Martino (62%, 97 prestazioni).
Diversi problemi anche sulla visita generale di endocrinologia: l’Asl 5 non rispetta la priorità breve nel 75% dei casi (62 prestazioni) e la differita nel 56% (71 prestazioni), Oltre i 30 giorni anche il 62% delle prestazioni al Galliera (55 casi) e una su due all’Evangelico, il San Martino registra un 33% di sforamenti sulla differita. Anche il Gaslini registra un 58% di ritardi sulla priorità differita.
Non fa eccezione la gastroenterologia: l’Asl 1 non riesce a rispettare i tempi sulla priorità breve nel 50% dei casi (uno su due) e nel 49% sulla differita, l’Asl 3 nel 51% delle prestazioni sulla differita (21 richieste), l’Asl 5 è in ritardo nel 48% dei casi sulla breve e nel 33% sulla differita, anche il Galliera (57% breve, 46% differita) e l’Evangelico in entrambe (50% breve, una su due totali e 67% differita, due su tre), il San Martino registra un 77% di ritardi sulla differita (47 prestazioni).
Anche le visite di ortopedia e traumatologia risultano particolarmente intasate: tre visite su otto all’Asl 1 non sono state nei tempi della priorità breve, stesso destino per l’88% dell’Asl 5 (255 prestazioni), che però difetta anche sulla differita (53%, 221 prestazioni). L’Asl 3 genovese non ha rispettato il termine dei 30 giorni nel 63% dei casi (233 prestazioni), il Galliera nel 53% dei casi (stessa percentuale sulla priorità breve), l’Evangelico in 13 casi, pari al 65% del totale sulla priorità differita, ha sforato i tempi, così come il San Martino (77%, 53 prestazioni).
Di seguito riportiamo i dati sintetici con azienda/ospedale, percentuale di non rispetto dei tempi e tipo di priorità per altri tipi di visita e di prestazione richiesta
Visita generale medicina fisica e riabilitazione: Asl 1 64% differita (186 prestazioni), Asl 5 40% breve e 61% differita, San Martino 43% breve (tre casi), 40% differita (due casi).
Visita generale neurologia: Asl 1 77% differita (116 prestazioni), Asl 5 46% breve (74 prestazioni), San Martino 57% differita (21 prestazioni). Gaslini 40% differita (4 prestazioni).
Visita generale oncologia: Asl 3 31% differita (5 prestazioni), Galliera 50% breve (una su due).
Visita generale ostetricia e ginecologia: Asl 1 100% breve (3 prestazioni), 29% differita, Asl 2 29% breve, Asl 5 36% breve (31 prestazioni), Gaslini 38% differita (3 prestazioni).
Visita generale otorinolaringoiatria: Asl 1 28% breve, 31% differita (125 prestazioni), Asl 2 non riesce in 2 casi su 120 a rispettare l’urgenza, Asl 5 78% breve (228 casi), San Martino 50% differita (32 casi).
Visita generale pneumologia: Asl 1 85% differita (67 prestazioni), Asl 3 61% differita (87 prestazioni), Asl 5 83% breve (99 prestazioni), 68% differita (102), San Martino 48% differita (24 casi).
Visita generale urologia: Asl 5 79% breve (98 prestazioni), Galliera 58% differita (11 prestazioni), San Martino 82% differita (18 prestazioni).
Spirometria: Asl 1 31% differita (13 su 42 casi), Asl 3 33% breve e 43% differita, Asl 5 43% breve, San Martino 33% differita.
Test cardiovascolare da sforzo: Asl 1 27% breve (3 prestazioni), Asl 5 88% breve.
Elettrocardiogramma dinamico (holter): Asl 3 50% breve (10 prestazioni), Asl 4 50% differita (un caso su due totali), Asl 5 64% breve, 81% differita, Evangelico 33% breve, San Martino 50% breve (3 prestazioni), 60% differita (3 prestazioni).
Elettrocardiogramma: Asl 5 64% breve (212 prestazioni).
Elettromiografia semplice: Asl 1 differita 33% (una su 3), Asl 3 breve 54% (15 prestazioni), Asl 5 85% breve (51 prestazioni), 89% differita (90 prestazioni).
Esame del fundus oculi: Asl 1 40% differita (2 su 5), Asl 5 81% breve (13 prestazioni), 28% differita (15 prestazioni), Galliera 33% breve (1 su 3).
Esame audiometrico tonale: Asl 1 40% breve (2 su 5), Asl 3 48% breve (11 prestazioni), Asl 5 87% breve (41 prestazioni).