Il borgo marinaro di Laigueglia si fa promotore attivo della campagna “Stop food oils and fats in the sea”, un’iniziativa volta a sensibilizzare sull’importanza della salvaguardia dell’ecosistema marino. Oltre alla lotta contro l’inquinamento causato da oli e grassi alimentari esausti, la località ligure si distingue anche per un evento straordinario: la scorsa estate, una tartaruga Caretta caretta ha scelto la spiaggia dei Bagni Diana di Laigueglia per una nidificazione eccezionale, da cui sono nate 110 tartarughine. Un numero record per la Liguria, che testimonia la qualità dell’habitat costiero e l’importanza di preservarlo.
Oggi l’avvio della campagna durante la consegna della Bandiera Blu 2025 all’amministrazione comunale, alla presenza dei rappresentanti della Fee. I bagnini indosseranno la maglietta di salvataggio con il logo “Stop food oils and fats in the sea”. A rendere il momento ancora più speciale la mascotte della campagna, Marino, che, insieme ai bambini delle scuole materne di Laigueglia, consegnerà simbolicamente la bandiera della campagna “Stop food oils and fats in the sea” ai rappresentanti degli stabilimenti balneari.
A sottolineare l’impegno della categoria, in tutti gli stabilimenti di Laigueglia saranno affisse vetrofanie con il logo della campagna, promuovendo così le buone pratiche nei confronti dei turisti. L’iniziativa, promossa da Nuova C Plastica e RenOils in collaborazione con Sat servizi ambientali territoriali spa e Liso srl azienda del gruppo Sapi Green Oil, vedrà la presenza delle autorità locali e di diverse associazioni ambientaliste. L’obiettivo è coinvolgere attivamente la comunità e i visitatori nella protezione del mare, a partire dalla corretta gestione degli oli e dei grassi alimentari esausti.
La priorità per il 2025 è raggiungere porti e spiagge italiane, coinvolgendo comunità, turisti e operatori per promuovere il recupero degli oli, da quello del tonno in scatola a quello delle verdure e delle fritture. Gli oli di frittura, se smaltiti impropriamente negli scarichi, possono causare danni significativi: oltre a ostruire le tubature e provocare guasti negli impianti fognari, impediscono il corretto funzionamento dei depuratori, riducendo la capacità di filtrare e purificare le acque. Recuperati correttamente, questi oli possono essere trasformati in biodiesel e materiali utili per l’industria manifatturiera.
Dal “borgo più bello d’Italia” e dai suoi bagnini, un impegno concreto per la tutela del mare, con azioni quotidiane che proteggono l’ecosistema e sensibilizzano le future generazioni. Un segnale forte per un futuro più sostenibile, dove ogni gesto conta.