Ad Ortovero si sta risolvendo una grave situazione di rischio frana che incombeva da anni su di un tratto di viabilità a valle della strada sterrata “Salvatico Panè”, tra Ortovero e la sua frazione Pogli, un collegamento che corre parallelo al torrente Arroscia.
Si tratta di un percorso suggestivo immerso nel verde del bosco e storicamente è molto frequentato da agricoltori e boscaioli, ma ora anche da sportivi ed escursionisti.
Lungo la strada sono visibili i vigneti dell’azienda Durin, le coltivazioni dell’azienda agricola Arnaldi, le opere di presa del Consorzio Irriguo ed è una valida alternativa alla statale 453, in quanto è collegata con un ponte a Ortovero e con una passerella carrabile a Pogli.
L’amministrazione comunale di Ortovero è riuscita a ottenere un importante intervento finanziato al cento per cento dallo Stato, a risarcimento di danni alluvionali, per un importo di 250 mila euro, dando così il via alla fase progettuale e agli atti propedeutici per il via ai lavori.
Nell’ambito dell’intervento di messa in sicurezza, ancora in fase di ultimazione, si è conclusa la stabilizzazione di un versante a valle della strada per un tratto di circa 40 metri mediante micropali, protetta a monte da un muro di contenimento: i lavori sono stati eseguiti dall’impresa Ecogrid, con un progetto esecutivo redatto dall’ingegnere Fulvio Fusini e l’iter amministrativo condotto dall’Ufficio Tecnico comunale.
«Finalmente si potrà avere una nuova transitabilità ad una strada storica per gli agricoltori del paese, ma sempre più frequentata a scopo escursionistico e sportivo” ha evidenziato il sindaco di Ortovero Osvaldo Geddo.
«Lungo questa strada corre un pezzo di storia importante del nostro territorio, che era opportuno preservare e ripristinare al meglio, in piena sicurezza. Il Comune, inoltre, sta formando un gruppo di appassionati escursionisti che si impegneranno nella pulizia e ripristino di storici sentieri verso le località di Ligo e Marmoreo, che partono proprio da questa strada: un percorso di valorizzazione del nostro entroterra, accessibile e fruibile nelle sue bellezze e attrattive», conclude il primo cittadino.