Le Borse europee chiudono contrastate, di fonte allo slittamento rinvio dei “dazi reciproci” di Donald Trump e alla prospettiva che gli Usa lascino l’Ucraina indifesa dall’aggressione russa. Milano segna +0,18%, Madrid +0,15%, Londra -0,37%, Parigi +0,18%, Francoforte -0,44%. Spread Btp/Bund sui 109 Punti (variazione +1,96%, rendimento Btp 10 anni +3,52%, rendimento Bund 10 anni +2,43%.
A Piazza Affari brillano Iveco (+2,84%) e Leonardo (+3,60%), con l’aumento degli investimenti nella difesa previsto nei paesi europei. Fuori del listino principale Fincantieri ha registrato -0,83%. I conti in calo e le previsioni per il 2025 hanno affondato Interpump (-16,30%). Crolla anche Telecom (-7,59%), dopo le dichiarazioni del ministro Giancarlo Giorgetti sul golden power che allontanano la prospettiva di operazioni straordinarie nel breve termine.
L’euro s scambia a 1,50 (1,0437 ieri). Il cross euro/yen si attesta a 159,76 (159,69), mentre il dollaro/yen è a 152,10 (152,98).
Cala il petrolio, con Wti di marzo a 70,77 dollari (-0,8%) e il Brent a 74,72 (-0,4%). Poco mosso il gas: ad Amsterdam vale 50 euro al megawattora (-0,7%). In ribasso anche l’oro con il contratto spot a 2.894 dollari l’oncia (-1,2%).