“La sanità genovese è oggetto di un violento attacco da parte della Regione. All’ospedale San Martino sono stati interrotti i corsi pre-parto e al Micone di Sestri Ponente è stato chiuso il centro prelievi”. Lo dichiara Selena Candia, capogruppo di Avs in consiglio regionale ligure, denunciado tagli sanitari dell’amministrazione regionale.
“Il San Martino di Genova – precisa Candia – ha fermato da circa due settimane i corsi preparto e non si sa quando ripartiranno. Questo succede perché nel più grande ospedale della Liguria mancano le ostetriche e le poche in servizio, giustamente, sono dedicate alle urgenze. Intanto i futuri genitori si ritrovano senza uno strumento importante per gestire la gravidanza, il parto e l’allattamento dopo il ritorno a casa”, attacca la capogruppo.
“Questa ennesima falla del sistema sanitario ci farà lottare con ancora più forza. La mancanza di ostetriche nel principale ospedale della Liguria è inaccettabile e chiederemo subito spiegazioni in consiglio regionale”, assicura Candia. “La situazione è grave anche all’ospedale Micone di Sestri Ponente, dove è stato chiuso il punto prelievi. Siamo al fianco degli abitanti del quartiere, che si sono mobilitati contro questa decisione. Parliamo di un servizio essenziale per la popolazione, che ha una valenza sanitaria e sociale, soprattutto per le categorie più fragili”. Purtroppo “la giunta Bucci ha già fatto cadere la maschera: per cercare di colmare il buco di bilancio lasciato da Toti, compie la scelta sconsiderata di eliminare i servizi per i cittadini”.
“I corsi di preparazione al parto al Policlinico San Martino riprenderanno entro la fine di febbraio – replica l’assessore alla Sanità della Regione Liguria, Massimo Nicolò –. Come già spiegato dal Dipartimento di Ostetricia e di Ginecologia dell’ospedale, la decisione è solo temporanea e serve per ottimizzare la nuova organizzazione del percorso parto che sarà più innovativo rispetto al passato”.
Per quanto riguarda l’ospedale di Sestri Ponente “Quella del Centro prelievi dell’Ospedale Micone è una chiusura temporanea finalizzata a un percorso riorganizzativo sul territorio, al fine di non creare disagi al cittadino il servizio è sempre garantito poiché contestualmente è stato potenziato il Centro prelievi di Via Soliman, che ha sede nel medesimo quartiere”. Nel polo di via Soliman è stato incrementato con 30 unità il forcing quotidiano di prelievi mantenendo così i tempi di attesa a Cup invariati. All’ospedale Micone sono stati mantenuti gli esami ematici ‘curva da carico glicemico’ per donne in gravidanza e pazienti diabetici. La consigliera regionale, prima di fare attacchi scomposti, farebbe dunque bene a documentarsi evitando quel populismo che purtroppo non aiuta a migliorare la nostra sanità”.