Al 31 marzo 2024 Bper Banca registra utile netto consolidato a 457,3 milioni di euro, dopo aver spesato nel trimestre 111,8 milioni relativi ai contributi ai fondi sistemici. L’npe ratio si attesta al 2,6% lordo (1,2% netto), posizionando la banca come best in class del sistema bancario italiano. Il costo del credito annualizzato si attesta a 43 p.b., in riduzione rispetto al dato di fine anno 2023 pari a 48 p.b. e il livello di copertura dei crediti deteriorati risulta pari al 54,2%, in aumento rispetto al dato di fine anno scorso (52,5%). I profili di capitale e liquidità della banca rimangono elevati grazie ad una generazione organica di capitale che permette al CET1 ratio5 di raggiungere il 14,9%; anche la posizione di liquidità presenta indici regolamentari ben oltre le soglie minime previste anche a fronte dell’ultimo rimborso di una tranche pari a 1,7 miliardi del funding TLTRO. È quanto risulta dai risultati individuali della banca e consolidati di gruppo al 31 marzo 2024 approvati dal consiglio di amministrazione di Bper Banca.
Una nota della banca rileva che “La strategia commerciale ed organizzativa messa in campo ha permesso di raggiungere una positiva performance dei risultati operativi. Sul fronte dello spread commerciale, il trend favorevole ha continuato a essere alimentato dall’alto livello dei tassi di interesse di mercato. La Banca ha ottenuto dall’inizio dell’anno risultati eccellenti in particolare grazie agli ottimi risultati del margine di interesse e delle commissioni nette”.
Per l’esercizio 2024, si legge nella nota, “si conferma una guidance che presenta un margine di interesse in leggero calo conseguentemente ad una potenziale riduzione della forbice bancaria correlata ad una politica monetaria meno restrittiva, commissioni nette con una dinamica positiva grazie allo sviluppo dei ricavi da gestione e intermediazione del risparmio e consulenza, oneri operativi in linea a quelli del 2023 rispetto ai quali va considerato il pieno effetto del rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro del settore creditizio e finanziario”.
Per quanto riguarda la qualità degli attivi, “si prevede di mantenere solidi livelli di copertura e un costo del credito stabile rispetto al 2023. La redditività netta ordinaria si ritiene possa prevedibilmente essere in linea con quella del 2023, al netto dell’effetto della fiscalità differita. Si prevede una conferma ed un rafforzamento della solidità patrimoniale della banca”.
L’amministratore delegato di Bper Banca Gianni Franco Papa commenta: «L’attività del primo trimestre dell’anno ha rafforzato il trend positivo dei trimestri precedenti, permettendo al Gruppo di conseguire 457,3 milioni di utile netto. Gli indicatori di rischio di credito si confermano su livelli molto contenuti e i livelli della posizione patrimoniale permangono solidi grazie in particolare all’importante generazione organica di capitale. I risultati sono in linea con il posizionamento di Bper nello scenario economico italiano: una grande banca capace di generare costante valore a beneficio di tutti gli stakeholders. L’attuale contesto di mercato, caratterizzato da una perdurante incertezza, ci pone certamente davanti a nuove sfide che sono certo sapremo gestire. Personalmente non posso che esprimere il piacere di essere alla guida di questo gruppo; insieme al team manageriale e a tutti i colleghi lavorerò affinché nei prossimi anni Bper persegua obiettivi di crescita sempre più significativi».
Agli analisti che chiedevano la timeline per un nuovo piano industriale Papa ha risposto: «Il piano attuale termina nel 2025. Siamo consapevoli che la banca è’ molto in anticipo e stiamo valutando l’opzione di poterlo aggiornare o rivedere».
Secondo il piano industriale 2022-2025, la strategia del hruppo prevede l’evoluzione verso un modello multi-specialistico e capital light, supportato da una trasformazione tecnologica-digitale che valorizza la scala nazionale del gruppo e le fabbriche prodotto proprietarie, con canali distributivi specializzati.