Chiusura piatta per la Borsa di Milano, che scende sotto la parità nel finale e termina a -0,02% (23.683 punti). L’all-share segna -0,08% (25.684 punti), mentre il Ftse Italia Growth è più pesante a -0,83% (9.256 punti).
Nel listino principale brillano Saipem (+4,42%), Telecom Italia (+4,28%) e Nexi (+2,31%). In calo Finecobank (-1,62%) e Leonardo (-1,47%).
Borse europee di poche frazioni in rialzo: la migliore è Londra che è salita dello 0,4%, seguita da Parigi e Francoforte in aumento dello 0,3%.
C’è cautela e la riduzione degli scambi, com’è tradizione, vicino alle feste natalizie, non aiuta.
Qualche sostegno arriva dal fronte energetico, dopo che fonti europee hanno indicato che è stato trovato un accordo per fissare un “price cap” per il gas a quota 180 euro/Mwh.
Sale il prezzo del petrolio, con i future del Wti gennaio a +1,75% a 75,59 dollari al barile e quelli del Brent febbraio su dell’1,4% a 80,19 dollari, cosa che ha messo il turbo ai titoli del settore
Sul fronte dei cambi, l’euro resta a 1,06 dollari. Passa inoltre di mano a 144,6 yen (145 ieri)
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco aumenta a 217 punti base (+2,62%). Il rendimento è a +4,36%.


























