Fincantieri ha deciso di sospendere le attività produttive nei siti italiani del gruppo dal 16 al 29 marzo, disponendone la chiusura con ricorso alle ferie collettive, anticipandole rispetto al godimento nel consueto periodo estivo.
«Tale decisione – si legge in una nota della società – è stata presa nella consapevolezza che la sospensione delle attività per un periodo di 14 giorni è coerente con le indicazioni imposte dalle autorità sanitarie in tema di quarantena al fine di ridurre le possibilità di contagio, rispondere alle misure governative di restrizione, nonché consentire a tutti i lavoratori di porre in essere adeguati comportamenti per affrontare l’emergenza. La modalità adottata, alla normalizzazione della situazione, consentirebbe di ripartire “ventre a terra” per salvaguardare il futuro dell’azienda e del Paese e, peraltro, non si tradurrà in una perdita economica per i lavoratori».
«Solo in questo modo, senza nessun reale sacrificio rispetto allo stato di emergenza dell’Italia – prosegue la nota – potremo non pregiudicare il nostro futuro, salvaguardare la continuità operativa dell’azienda, il mantenimento dei livelli occupazionali e la credibilità guadagnata da Fincantieri con la propria clientela nazionale ed estera e quest’ultima potrà trovare l’assicurazione, a situazione normalizzata, che le consegne successive saranno rispettate adempiendo alle scadenze di contratto».



























