Crisi Amt, il piano di risanamento aziendale sarà presentato al cda mercoledì 22 ottobre e, successivamente, entro fine mese, all’assemblea dei soci. Domani è previsto un altro appuntamento con la direzione finanziaria per dei chiarimenti sull’analisi effettuata da Pwc. Incontro interlocutorio tra sindacati e il presidente di Amt Federico Berruti nella giornata di oggi, lunedì 20 ottobre. Lo riferisce la segreteria Faisa Cisal.
«Ci hanno confermato − spiega il segretario Edgardo Fano − che i punti cardine saranno la rimodulazione del contratto di servizio, del sistema tariffario già in vigore da novembre e l’efficientamento aziendale. Siamo preoccupati perché ci piacerebbe conoscere i dettagli prima che venga diffuso pubblicamente».
Secondo i sindacati l’unica via possibile sul terzo punto è l’esodo incentivato (fondino), che consenta un recupero dei costi strutturali, dato dal differenziale di costo esistente tra giovani e anziani. «Dal canto nostro, abbiamo ribadito, come già fatto in consiglio comunale, l’imprescindibile esigenza di mantenere gli attuali elementi contrattuali, sia economici che normativi. Abbiamo ribadito, inoltre che è fondamentale valutare le necessità puntuali e poi agire di conseguenza, ci sembra che a sovrastimare o sottostimare il problema Amt siano in tanti» dichiara Fano.
Confermata ai sindacati anche la presentazione della composizione negoziata della crisi con la nomina, entro fine settimana, dell’esperto che se ne occuperà.
Tra le altre questioni in ballo resta in piedi anche il tema della ricapitalizzazione, per la quale prosegue l’interlocuzione con la Regione. Al momento resta in stand-by l’ipotesi di rimodulazione del servizio, vagliata nelle scorse settimane.