Ai Comuni liguri sono stati assegnati oltre 6 milioni e 600 mila euro (6.639.574,17) a sostegno delle spese sostenute per l’affidamento dei minori in forza di sentenze dell’Autorità giudiziaria. È stato approvato il riparto, atteso da mesi e sollecitato da Anci, dei contributi.
“Dopo mesi di insistenze per un’accelerazione dell’erogazione, finalmente arrivano nelle casse comunali di una sessantina di Comuni liguri le risorse – afferma in una nota il direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai – questo non risolve il dramma dei minori presso i Comuni, perché aumentano sempre di più, e i Comuni hanno sempre meno risorse disponibili in rapporto all’aumento dei costi sociali; su questo dobbiamo sperare e continuare a chiedere con forza, tanto a livello governativo quanto regionale, che vengano ‘investite’ – perché è il termine giusto, se vogliamo avere un futuro – maggiori risorse. Tuttavia, non possiamo che dirci contenti di questo parziale ma importantissimo risultato.
I Comuni italiani che hanno fatto richiesta sono circa 2.600, per provvedimenti del giudice riguardanti circa 23 mila minori e familiari affidati con una spesa relativa al 2024 pari a ben 460 milioni di euro. Quasi la metà dei casi riguarda provvedimenti emanati prima del 2023, evidenziando il carattere pluriennale di molta parte degli affidamenti.
L’intesa intervenuta alla Conferenza Stato-città e autonomie locali dà attuazione per il 2025 al fondo di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2027, istituito con la legge di bilancio 2025 (art. 1, co. 759 e ss.), destinati al sostegno di spese comunali attivate obbligatoriamente per effetto di ordinanze dei giudici.
Il riparto tiene conto, come indicato dalla legge, dell’incidenza della spesa in questione sul totale dei fabbisogni standard relativi ai servizi sociali, accentuando così il sostegno ai Comuni di minor dimensione demografica affidatari di minori.