La Spezia sarà il primo porto italiano ad attivare il cold ironing. Martedì la prima prova su nave da crociera senza però fornire materialmente il servizio completo. Un passo necessario per capire se tutto il percorso fatto può arrivare a compimento e diventare operativo.
Lo ha annunciato Davide Vetrala, ingegnere dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale durante Port & Shipping Tech, parte della Genoa Shipping Week in corso a Genova, nella sessione dedicata al Green Shipping. Un percorso iniziato nel 2020 e proseguito nel 2024 con l’assegnazione dei lavori sul Molo Garibaldi, quello dedicato alle crociere: «La rete elettrica è realizzabile, ma gli impianti e le attrezzature necessari sono complessi, richiedono investimenti importanti oltre a particolare cura e attenzione in fase di esercizio. Ora occorre definire presto le tariffe applicabili all’energia da fornire alle navi».
La sessione, moderata da Guido Barbazza, presidente della Commissione Ingegneria del Mare dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova, si è concentrata sul cold ironing.
Vetrala, che per l’Adsp è responsabile unico del procedimento del cold ironing, ha ripercorso le tappe che hanno portato a questo risultato: «A ridosso del 2020 abbiamo realizzato il documento di pianiicazione strategica di sistema portuale e il documento di pianificazione energetica e ambientale del sistema portuale. Il Deasp è stato poi aggiornato nel 2024 alla luce del Piano regolatore portuale con cui abbiamo pianificato l’ampliamento del porto, ma anche la riduzione del conflitto porto città».
Il Deasp prevede il potenziamento del trasporto merci via ferrovia, l’allontanamento delle aree operative dalle aree residenziali, l’installazione di barriere antifoniche, la stesa di asfalti speciali e il cold ironing.
L’elettrificazione ha previsto una linea in alta tensione nel piazzale degli Stagnoni, prossima al varco principale di ingresso merci. La cabina di alta tensione ha il supporto di Terna, a valle invece c’è una cabina di consegna sempre alta tensione e da lì parte l’opera B (vedi immagine sotto) con fine lavori nell’ultimo trimestre del 2026. L’opera C che prevede la distribuzione di energia elettrica navi al comparto mercantile sarà pronta sempre a fine 2026, l’opera D è quella relativa al Molo Garibaldi ed è in dirittura d’arrivo, mentre l’opera E è il cold ironing sul nuovo molo crociere.
I lavori al molo Garibaldi sono stati avviati nel 2022, approvati nel 2024 con contestuale affidamento dei lavori e progettazione esecutiva all’Ati: Mont-ele srl ed Elettri.fer srl. I lavori sono stati avviati a giugno 2024 e terminati l’8 agosto 2025. La potenza gestibile massima è di 16 MW.
L’intero sistema elettrico sarà supervisionato e controllato da un sistema Scada (Supervisory Control and Data Acquisition) e il passaggio da alimentazione a motore a elettrico è stimato tra 20 minuti – un’ora.
Cold ironing, Assarmatori: c’è bisogno di tariffe certe
L’energia arriva in banchina, ma a che prezzo? Luca Brandimarte, responsabile Ports, Logistics & Competition di Assarmatori Shipowners Association, ha ricordato: «Abbiamo bisogno di tariffe certe e c’è una decisione di compatibilità dell’Ue che autorizza un aiuto decennale di Stato da mezzo miliardo, da qui a 3-4 anni dovrà funzionare. Dovrà però essere autorizzato e messo in pratica. Di buono c’è che lo sconto in bolletta sarà ex ante, quindi la bolletta avrà il prezzo finale già scontato”. Gli armatori chiedono al più presto anche un decreto per le “regole quadro e d’ingaggio che auspichiamo siano univoche tra i porti. Soluzione organizzativa che attendiamo è la zonizzazione. Poi occorrerà capire i profili di responsabilità a livello giuridico e assicurativo».