Nello studio “Il potere turistico della ristorazione”, un rapporto realizzato da Sociometrica e coordinato da Fuoricas@ Srl, con l’autore Antonio Preiti, emerge il ruolo centrale e strategico dei ristoranti e dei bar all’interno dell’ecosistema turistico italiano. Confcommercio La Spezia ne ha estrapolato i dati liguri.
Il documento, presentato al Ttg di Rimini, conferma che la ristorazione è un elemento fondante del settore. A livello nazionale, il valore aggiunto generato dalla ristorazione in ambito turistico per il 2024 è stimato in 10,97 miliardi di euro, rappresentando il 9,4% del valore aggiunto turistico totale. La ristorazione si posiziona come il secondo attore principale, generando un valore pari a oltre la metà (il 56,50%) di quello prodotto dal settore alberghiero. Confcommercio sottolinea che tali dati confermano in modo inequivocabile che i pubblici esercizi devono essere considerati imprese turistiche a pieno titolo.
Lo studio, pur evidenziando una forte concentrazione di valore nelle grandi città d’arte e nelle principali destinazioni (con Roma, Milano, Venezia e Firenze in testa), dimostra come il contributo della ristorazione turistica sia “spalmato” in tutto il Paese, coinvolgendo 3.292 comuni turistici italiani.
Il valore della ristorazione in Liguria
Analizzando la creazione di valore aggiunto a livello regionale, emerge la rilevanza del comparto anche in Liguria. Genova si posiziona come il comune ligure con il maggiore valore aggiunto generato dalla ristorazione turistica, totalizzando 58,4 milioni di euro (58.447.646).
Inoltre, diverse altre località liguri – tra cui Sanremo, Finale Ligure, Diano Marina, Alassio e Albenga – sono presenti nella classifica delle prime 100 destinazioni italiane per valore aggiunto generato dalla ristorazione turistica.
Un aspetto peculiare del modello ligure è messo in luce dall’analisi delle dinamiche di mercato: lo studio identifica l’area ligure con un forte interscambio con la Francia. Per Confcommercio Imprese per l’Italia La Spezia, questa specificità geografica e logistica impone di valorizzare ulteriormente i pubblici esercizi come strumento di soft power e attrazione per i flussi internazionali.
La ristorazione spezzina e ligure, fatta di ristoranti e bar, non solo soddisfa un bisogno primario, ma è considerata un pilastro fondamentale che definisce l’esperienza turistica e l’identità distintiva della destinazione. Il bar italiano, in particolare, è un unicum per Confcommercio che, insieme alla piazza storica e al contesto architettonico, forma una “triade esperienziale” che trasmette lo stile di vita italiano e la coesione sociale, lasciando un segno profondo nel visitatore.
Il contributo della ristorazione va oltre l’aspetto economico; i ristoranti sono definiti come l’intelligenza collettiva del mondo del cibo, in quanto traducono il patrimonio enogastronomico in esperienze culturali accessibili e stimolano l’interesse per la cultura e il turismo locali.
Confcommercio Imprese per l’Italia La Spezia invita le istituzioni locali e gli operatori a prendere piena consapevolezza di questa centralità, investendo nel settore per potenziarne il contributo alla crescita economica e sociale del territorio, migliorando l’esperienza dei visitatori e rafforzando l’attrattività della destinazione.